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Scuola al via, scatta l’allarme: «Abbiamo esaurito gli spazi»

L’ingresso dell’istituto Dal Cero dove sono 295 i nuovi iscritti
L’ingresso dell’istituto Dal Cero dove sono 295 i nuovi iscritti
L’ingresso dell’istituto Dal Cero dove sono 295 i nuovi iscritti
L’ingresso dell’istituto Dal Cero dove sono 295 i nuovi iscritti

A San Bonifacio sulle scuole superiori c’è il cartello «tutto esaurito»: così si apre oggi il nuovo anno scolastico. Numeri da tutto esaurito con 250 nuovi iscritti al polo liceale del Guarino Veronese e del Roveggio e 295 studenti al via con la prima campanella all’Isiss Dal Cero, ma ad essere esauriti sono anche gli spazi: «Siamo entrambi in espansione e di spazi non ce ne sono più», dicono i due dirigenti, «e se anche per quest’anno possiamo dire che siamo pronti a partire, il problema serio lo avremo a brevissimo col contingentamento delle iscrizioni». È Maurizio Bianchi, dirigente del Guarino Veronese, a spiegare cosa tolga il sonno ai dirigenti che, proprio su questo punto, si sono autoconvocati in collegio per dopodomani: «Dovremo ragionare sui respingimenti perché la Provincia ha posto l’altolà ad iscrizioni oltre i numeri di quest’anno. La delibera della Provincia dichiara attenzione per la zona Est, sottolinea la qualità dell’offerta formativa ma tant’è. Il problema concreto è cosa diremo alle famiglie quando, tra qualche settimane, partirà il porte aperte per la scelta dopo la terza media». Gli fa eco Silvana Sartori, che guida l’Isiss Dal Cero: «Se fai partire le prime poi bisogna mettere in conto che diventeranno seconde e poi terze. Noi abbiamo un problema serissimo», spiega, «perché la tipologia della scuola presuppone attività laboratoriale, innovazione e l’aumento nelle iscrizioni è anche merito dell’ampliamento dell’offerta. Ma adesso? Ci fermiamo o innoviamo, apriamo o stringiamo? Per noi si tratta anche di posti di lavoro perché il mondo del lavoro fa continue richieste di diplomati. Non solo», aggiunge Sartori, «gli studenti di costruzioni sono molto richiesti dalle università che sono pronte a sostenere i costi di vitto e alloggio pur di poterli avere». Le disposizioni della Provincia complicano un quadro già difficile: «Siamo in forte espansione, otto nuove prime al Guarino e tre al Roveggio grazie anche all’arricchimento dell’offerta, dalle Scienze umane al Classico, dallo Scientifico al Linguistico con le varie articolazioni, ad esempio Scienze applicate e Liceo sportivo. Sino ad ora la soluzione sembrava la redistribuzione degli spazi col Dal Cero ma siamo in espansione entrambi», spiega Bianchi scorrendo le liste che contano, complessivamente, 1250 studenti per i quali oggi suonerà la campanella. La situazione alla Dal Cero, che conterà 1501 studenti (suddivisi tra gli indirizzi amministrazione finanza e marketing, costruzioni ambiente e territorio, relazioni internazionali per il marketing, chimica e biotecnologie, informatica e telecomunicazioni, informatica, liceo scientifico-scienze applicate, meccanica meccatronica ed energie) è speculare: «Partiamo con sei prime ma per il secondo anno con seri problemi di spazio: è tutto razionalizzato al punto che non abbiamo un posto per il ricevimento dei genitori. Il problema è serissimo», spiega Sartori, «servono spazi ma soprattutto scuole nuove, più sicure, più adeguate. Non ci si può ancora girare attorno», tuona la dirigente del Dal Cero, «una situazione del genere richiede un impegno che non sia solo da parte dei docenti e dei dirigenti che da sempre si impegnano per un’offerta formativa credibile». Decisamente più serena la partenza della formazione professionale proposta dal Centro servizi formativi San Gaetano: l’autonomia dell’istituto guidato da Gabriele Poletti non fa accusare alcun problema di spazi per i complessivi 200 ragazzi (quattro le nuove prime) per i quali oggi suonerà la prima campanella. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Dalli Cani

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