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A Sant'Anna d'Alfaedo

Rogo nella casa
destinata ai migranti
Ipotesi del dolo

L'edificio destinato ai richiedenti asilo
L'edificio destinato ai richiedenti asilo
I pompieri sul luogo dell'incendio

Quando sono arrivati i vigili del fuoco, ieri poco dopo le nove, hanno visto molto fumo uscire dalla casa di Giare, in contrada Saletti a Sant’Anna d’Alfaedo, dove sono attesi nei prossimi giorni una trentina di profughi. Le fiamme si erano sviluppate nell’abitazione al primo piano, mandando in fumo arredi e mobili. Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco, anche i carabinieri della compagnia di Caprino che, però, ieri sera non si sono voluti sbilanciare sull’origine del rogo. 

L’edificio, intanto, è off limits, nessuno può entrare. Neanche il sindaco Raffaello Campostrini, accorso sul posto poco dopo le 9. «Solo un paio di giorni fa abbiamo avuto conferma dalla prefettura dell’arrivo dei profughi, dopo che alcuni cittadini ci avevano segnalato del movimento all’interno della casa, di proprietà di una famiglia non più residente in paese, disabitata ormai da qualche anno». 

Sull'arrivo dei richiedenti asilo a Giare si era espresso Paolo Paternoster, segretario veronese della Lega. «Questo incantevole angolo della provincia, dove risiedono nemmeno 80 abitanti, dove tutti si conoscono, meta indiscussa di tanti turisti soprattutto durante la bella stagione e luogo scelto da molte coppie per le foto di matrimonio, subirà l'invasione di oltre 30 profughi. Persone sconosciute, che rappresenteranno quasi la metà dell'attuale popolazione, con tutti i rischi e i pericoli connessi».

 

Francesca Lorandi ed Elisa Pasetto

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