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Reti fognarie, cantieri aperti Nuovi impianti per vecchi tubi

Paola Dalli Cani Piazza Castello, primo round di lavori agli sgoccioli: il passo successivo sarà l’allargamento della strada e l’intervento di consolidamento del muro di contenimento del parcheggio della chiesa di San Salvatore. A Montecchia si sono conclusi i lavori di Acque veronesi sull’attuale condotta fognaria, avviati per risolvere i problemi legati alla vetustà dell’impianto, rifacendo circa 250 metri di tubature raccordate ai 200 metri di condotta più a valle, rimodernati nei mesi scorsi. «Il prossimo cantiere», spiega il sindaco Edoardo Pallaro, «sarà per la demolizione del vecchio manufatto, un deposito per lo stoccaggio della legna, che occupa parte della carreggiata e che rende complicata la circolazione stradale. Grazie alla cessione gratuita dell’area, saranno messi a disposizione 16 metri quadrati che consentiranno l’ampliamento di parte della strada». È solo uno degli interventi che sarà realizzato nella zona sud di piazza Castello: sarà anche consolidato il muro di sostegno del piazzale della chiesa di Castello, che da tempo presenta una profonda frattura. Proprio alla stabilizzazione del muro è stato finalizzato il taglio dell’alta pianta che si trovava all’angolo esterno del piazzale: con il vento, le oscillazioni dell’albero sollecitavano pericolosamente la lesione. Per gli interventi su piazza Castello, il Comune ha stanziato 162.200 euro, 100 mila dei quali provenienti dalla Regione. Tornando ai lavori realizzati da Acque veronesi, quelli a Castello sono solo una parte degli interventi (per complessivi 250 mila euro) che il consorzio sta svolgendo sul territorio a miglioramento e potenziamento delle infrastrutture fognarie. Quello tecnicamente ed economicamente più impegnativo è legato alla dismissione della fossa Imhoff «Pergola sud», in via Adige, e la contestuale realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento. Per la depurazione delle acque di scarico funzionano due sistemi combinati che, secondo i tecnici di Acque veronesi, non garantiscono però un sufficiente abbattimento degli inquinanti: di fatto, dunque, la rete diventa mista e finisce in quella delle acque meteoriche di via Adige. Con gli interventi, le reti di via Piave e di via Isonzo saranno separate e il nuovo impianto di sollevamento colletterà le acque nere attualmente trattate dalla fossa Imhoff di Pergola Sud, che verrà quindi dismessa. Da qui partirà il collegamento al collettore della Val d’Alpone. I mezzi di Acque veronesi sono al lavoro anche in Rio Albo per il potenziamento e l’estensione delle reti fognarie. La nuova condotta, lunga circa 440 metri, consentirà l’allacciamento alla rete fognaria di circa 60 nuove utenze e sarà ultimata entro fine anno. «Si tratta di investimenti importanti», sottolinea Niko Cordioli, presidente di Acque veronesi, «che andranno sensibilmente a migliore e a rendere più efficienti gli impianti. Nonostante il difficile momento economico attraversato dagli enti pubblici, cerchiamo sempre di dare ascolto alle esigenze degli amministratori e delle comunità locali. Con questi interventi saranno inoltre garantiti maggiore tutela e rispetto dell’ambiente». •

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