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Restano invariate tutte le aliquote delle imposte locali

«Anche quest’anno, i Comuni non possono aumentare le aliquote delle imposte locali per legge». Così il sindaco di Belfiore, Alessio Albertini, ha comunicato al Consiglio comunale la scelta obbligata dell’amministrazione comunale, di mantenere le stesse aliquote dello scorso anno. «Una costrizione che fa senz’altro piacere ai contribuenti, ma che invece è stata criticata dagli enti locali», ha aggiunto Albertini. Di conseguenza, anche nel 2018, i proprietari delle prime case di lusso, che ancora pagano l’imposta sugli immobili, come le ville (A1, A8 e A9) dovranno applicare l’aliquota dello 0,4 per cento. Le prime case normali, invece, sono esentate dal pagamento dell’Imu. Agli immobili concessi in comodato gratuito a familiari, fino al secondo grado di parentela, viene applicata l’imposta dello 0,46 per cento. Per tutti gli altri immobili (produttivi e seconde case) si paga l’aliquota dello 0,76 per cento. I terreni agricoli sono esentati dal pagamento dell’Imu. L’aliquota della tassa per i servizi indivisibili, la cosiddetta Tasi, è ferma all’1 per mille per le prime case di lusso e per gli altri fabbricati. Dalla Tasi il Comune introiterà quest’anno 163 mila euro. Rimane inalterata allo 0,4 per cento l’addizionale comunale all’Irpef. Infine, nella stessa seduta consiliare, con voti unanimi, i consiglieri hanno ammesso a contribuzione la richiesta della parrocchia di Belfiore, che riceverà una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria di quest’anno, che sono stati stimati in cinquemila euro. L’intervento su edifici di culto ammesso a contribuzione consiste nel secondo stralcio della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’oratorio parrocchiale Gaudete in via Roma 8. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Z.M.

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