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Realizzato tra Illasi e Lavagno
il nuovo impianto anti siccità

Irrigazione di terreni agricoli
Irrigazione di terreni agricoli
Irrigazione di terreni agricoli
Irrigazione di terreni agricoli

I problemi di approvvigionamento idrico sono stati definitivamente risolti grazie a un intervento elaborato e realizzato dal Consorzio di bonifica Alta pianura Veneta. E così gli agricoltori nell’area tra Lavagno e Illasi hanno visto i loro fondi sufficientemente irrigati. Si tratta di un collegamento fra gli impianti di Lavagno e Illasi con la costruzione di un nuovo pozzo e la ristruttrazione della centrale di pompaggio. Intervento consistente anche sotto il profilo economico: 1,3 milioni. «Per sopperire alle richieste degli agricoltori, abbiamo predisposto un progetto volto ad aumentare la disponibilità dell’acqua utilizzabile in quell’area», dice Silvio Parise, presidente del consorzio.

Il collegamento fra le centrali presenti nei due paesi ora consente di pompare l’acqua che può essere in esubero a Lavagno, facendola arrivare ad Illasi e la portata del sistema è stata ampliata, realizzando un nuovo pozzo in località Santa Giustina, che fornisce circa 30 litri d’acqua al secondo. E non è tutto, perché ora, proprio grazie alla nuova condotta, l’acqua può essere invasata, e quindi essere tenuta a riserva, utilizzando la vasca di accumulo della centrale di Forade.

Il nuovo pozzo di Santa Giustina è stato dotato di elettropompa sommersa e inverter per garantire un effettivo incremento della disponibilità idrica. «Infine», aggiunge Parise, «sono stati realizzati lavori di ammodernamento della centrale di Antanello con rifacimenti della parte elettrica ed idraulica». In particolare, sono state posate quattro nuove elettropompe ed installati nuovi misuratori di pressione e di livello della portata, oltre che nuovi strumenti per quanto riguarda la pressione, ed è stata rinnovata tutta la parte elettrica.

«Certo si è trattato di un lavoro complesso ma era doveroso intervenire per risolvere quello che era un problema annoso, assicurando l’irrigazione ad un’importante area agricola e favorendo un uso più razionale delle risorse esistenti, evitando sprechi», conclude il presidente, soddisfatto dell’opera realizzata che ha risolto così tanti problemi agli agricoltori in un’estate dove la siccità l’ha fatta da padrone. L.F.

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