<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Quattro campi pelati
Il frumento è sparito

Ornella Bottacini indica i campi dai quali le è stato rubato il frumento
Ornella Bottacini indica i campi dai quali le è stato rubato il frumento
Ornella Bottacini indica i campi dai quali le è stato rubato il frumento
Ornella Bottacini indica i campi dai quali le è stato rubato il frumento

«Andiamo a mietere il grano, il grano, il grano», ritmava una canzone in voga negli anni Sessanta, cantata da Luiselle. È quello che si proponeva anche Ornella Bottacini, residente a Sirmione, ultimati alcuni giorni di vacanza al mare in questi giorni. Ma del frumento seminato quest’ inverno sui quattro campi che spiega d’aver ereditato dai genitori in località Cairo, a Zevio, ha trovato solo file di paglia sparse qua e là sul terreno. Il resto, sparito. La località Cairo non ha nulla da spartire con la capitale d’Egitto: è situata tra Santa Maria e il corso dell’Adige, lontana dalle abitazioni, ed è nota per importanti rinvenimenti archeologici, datati oltre duemila anni fa, relativi alla calata in Italia dei Celti della tribù cenomane.

Quattro campi veronesi equivalgono a dodicimila metri quadrati, nella fattispecie di stoppie anziché di circa 75 quintali di biondo frumento per un valore, come stima la signora, di un migliaio di euro. La cifra in ballo non è dunque elevata per un motivo molto semplice: quest’anno il prezzo del grano non paga gli sforzi dei produttori essendo, a luglio, crollato del 42 per cento rispetto al 2015. Non solo, le quotazioni più basse di quelle di trent’anni fa stanno provocando una vera e propria guerra dei produttori contro il forte incremento delle importazioni, in particolare da Ucraina e Canada. Intanto però ci vuole l’equivalente di cinque chili di grano per acquistare una tazzina di caffè.

Sia come sia, indignata per la sparizione, la signora Bottacini dice d’aver denunciato la vicenda ai carabinieri. E aggiunge: «Non è la prima volta che mi si fanno dispetti ma questa proprio non me l’ aspettavo». La donna rivela d’aver avanzato qualche ipotesi in caserma, che però preferisce tenere per sé. La signora, poi, prende la palla al balzo per puntare l’indice anche contro consistente accumulo di pollina a bordo campo: «L’ho segnalato alla polizia municipale ma finora non è successo nulla».

Il comandante dei vigili Renato Cavallaro: «Stiamo procedendo con accertamenti. Sottoporremo la questione all’Ulss: spetta ad essa determinare l’eventuale rimozione dell’accumulo». P.T.

Suggerimenti