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Provoli-Valliflor
ai ferri corti
Parte la diffida

Gli esterni della Valliflor, società che tratta rifiuti e nella quale ha la maggioranza il Consorzio Le Valli
Gli esterni della Valliflor, società che tratta rifiuti e nella quale ha la maggioranza il Consorzio Le Valli
Gli esterni della Valliflor, società che tratta rifiuti e nella quale ha la maggioranza il Consorzio Le Valli
Gli esterni della Valliflor, società che tratta rifiuti e nella quale ha la maggioranza il Consorzio Le Valli

Sono ai ferri corti Comune di San Bonifacio e società Valliflor. I già conflittuali rapporti tra i due enti sono sfociati ora in un durissimo scontro. Ad accendere la miccia è stata una iniziativa della società (che è a partecipazione pubblica) intenzionata ad avviare un progetto di ampliamento della propria attività di trattamento dei rifiuti. Ma la sua pubblicizzazione, pur secondo le disposizioni di legge, è avvenuta a quanto sembra quasi alla chetichella.

Tant’è che lunedì scorso, alla presentazione, in sala civica Barbarani, dello studio di impatto ambientale da parte della Valliflor, erano presenti solo un cittadino di Villabella e la consigliera comunale dei 5 Stelle Anna Firolli, accompagnata da quattro attivisti del Movimento che erano venuti a conoscenza della convocazione dell’incontro solo casualmente.

L’annuncio dell’incontro era stato pubblicato il 22 novembre non sulla stampa locale, bensì su un giornale nazionale. All’oscuro della convocazione anche il sindaco Gianpaolo Provoli, che fa parte del Consorzio Le Valli e che già il 1° dicembre aveva inviato sia alla Valliflor che al Consorzio Le Valli (che detiene la maggioranza della società) una lettera di diffida a far proseguire l’iter del progetto in questione. Appreso poi che il 5 dicembre si era comunque svolta la convocazione, Provoli due giorni fa ha inviato una mail al presidente del Consorzio, Giuliano Zigiotto e al presidente della Valliflor, sempre lo stesso Zigiotto, e per conoscenza agli amministratori di parte pubblica del Consiglio di amministrazione di Valliflor (l’ex sindaco Antonio Casu e Gabriele Marini) invitandoli nuovamente a «sospendere qualsiasi iniziativa in merito al progetto di potenziamento della Valliflor, in quanto non erano stati indirizzati a prendere decisioni in merito da parte del Consorzio Le Valli».

«Il Consorzio», riferisce Provoli, «sta anzi perseguendo cose totalmente diverse riguardo la società: sta pensando a una valutazione sul processo di lavorazione e cerca una consulenza che possa dire quali sono i sistemi per migliorare la lavorazione stessa e avere un impatto ambientale notevolmente diverso da quello che la società sta avendo. Questo è l’obiettivo: perseguire la salvaguardia ambientale che in modo del tutto autonomo e arbitrario il consiglio di amministrazione di Valliflor sta portando avanti con questo progetto che non ha alcun avallo dalla parte pubblica, cioè del Consorzio Le Valli, che detiene il 51 per cento».

In particolare, «sono completamente in disaccordo su questa tipologia di progetto», dice Provoli, «e non capisco perché rappresentanti della parte pubblica all’interno della società, come Casu e Zigiotto, autonomamente prendano decisioni che non sono state demandate dalla società del Consorzio».

Provoli l’altro ieri ha inviato una ulteriore lettera alle parti interessate confermando che solo il giorno precedente aveva appreso di questa manifestazione pubblica che si era svolta 24 ore prima e di cui non era informato. Da altri sindaci del Consorzio ha saputo che nemmeno loro erano stati avvertiti.

«Cadiamo dalle nuvole», dice Provoli, «e questa iniziativa, fatta in particolare proprio nel Comune di San Bonifacio, è stata pubblicizzata all’interno del Corriere della Sera, che nessuno ha letto, mentre il Comune ha ricevuto solo una mail da parte del direttore di Valliflor con allegata una fotocopia illeggibile del comunicato sul giornale. Questa assemblea pubblica in realtà non ha i crismi della divulgazione e della manifestazione pubblica perché non ha permesso ad alcun sindaco, in particolare al sorttoscritto, di avvertire la gente e le persone interessate essendo io stesso all’oscuro dell’ incontro. È una iniziativa del tutto arbitraria e secondo me questa assemblea pubblica non ha avuto i crismi della pubblicità tale da ottemperare ai requisiti di legge per la presentazione del progetto».

Riferendosi poi al comunicato dei 5 Stelle (di cui riferiamo a lato), Provoli dice: «Devono chiedere spiegazioni a Zigiotto e Casu. Per quanto riguarda la richiesta di un Consiglio comunale straordinario sull’argomento, nel mio documento del 1° dicembre ho chiesto la convocazione dell’assemblea consortile per discutere in merito a questo progetto. Dopo tale assemblea si potranno fare delle considerazioni partendo dalla commissione ambiente, che naturalmente sarà investita di queste problematiche».

Gianni Bertagnin

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