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«Potrebbero arrivare
8 milioni in dieci anni»

L’assessore Umberto Ligorio
L’assessore Umberto Ligorio
L’assessore Umberto Ligorio
L’assessore Umberto Ligorio

«Belfiore e Caldiero uniti potrebbero ricevere complessivamente quasi otto milioni di euro nei dieci anni successivi alla loro fusione», mostrano conti alla mano l’assessore di Caldiero all’informatizzazione Umberto Ligorio e il consigliere Paolo Albertini. «Più precisamente si tratta di 700 mila euro ogni anno per dieci anni dallo Stato e 550 mila euro dalla Regione, razionalizzando la propria organizzazione interna e migliorando, con queste risorse i servizi e le opere pubbliche per i propri cittadini». D’altro canto, per Belfiore, rimanere fuori dalla fusione, significherebbe per la prossima amministrazione comunale, dover aumentare tutte le aliquote delle tasse comunali al massimo, per poter far fronte alle spese correnti di bilancio. Con il rischio oltretutto, tra qualche anno, di doversi magari vedere aggregato a qualche altro Comune di maggiori dimensioni (San Bonifacio?), il che significherebbe diventare una frazione a tutti gli effetti. «Ha poco senso anche continuare sulla strada attuale, quella dell’unione», sottolinea il sindaco di Belfiore, Davide Pagangriso, «dal momento che la legge attuale ci ha imposto, essendo un Comune sotto i cinquemila abitanti, di conferire tutte le funzioni principali a un ente superiore, o metterle insieme a un altro Comune. Nel nostro caso abbiamo scelto di affidare all’Unione di Comuni Verona Est tutte le funzioni principali». Z.M.

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