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Piazzale degli alpini intitolato
al prete cappellano di guerra

Don Carlo Gnocchi, a sinistra, con il generale Luigi Reverberi, in partenza per il fronte Russo
Don Carlo Gnocchi, a sinistra, con il generale Luigi Reverberi, in partenza per il fronte Russo
Don Carlo Gnocchi, a sinistra, con il generale Luigi Reverberi, in partenza per il fronte Russo
Don Carlo Gnocchi, a sinistra, con il generale Luigi Reverberi, in partenza per il fronte Russo

Il 2 giugno scorso, festa della Repubblica, l'amministrazione comunale e il gruppo alpini di Arcole hanno inaugurato l’area davanti alla baita, battezzandola come «Piazzale don Carlo Gnocchi», in onore del prete beato, caro alle penne nere per aver partecipato prima come cappellano alla guerra nei balcani e poi alla campagna di Russia e alla ritirata del ’43 accanto agli alpini della Tridentina. Lo stesso gruppo arcolese porta il nome del sacerdote-eroe che, dopo la ritirata, cercò i familiari degli alpini caduti sul fronte del Don; venne arrestato dalle SS e fu liberato dal lager per intercessione del cardinale Ildefonso Shuster, arciverscovo di Milano; dopo la guerra, si dedicò all’educazione giovanile.

In prossimità dell’annuale festa del tesseramento, il gruppo alpini «Don Carlo Gnocchi» tira le somme dell’attività dei primi sei mesi dell’anno, scoprendo di essere un gruppo iperattivo, sempre pronto a dare una mano e in prima linea nel volontariato e nella solidarietà.

Molte le iniziative già portate a termine. A inizio anno, le penne nere hanno organizzato la visita ai presepi di sabbia a Jesolo, con 54 persone. Sempre lo scorso inverno, sono state organizzate molte serate gastronomiche in baita, a base di piatti tradizionali, allestite per non scordarsi gli amici. In baita sono stati servivi anche i pranzi ai combattenti e reduci del paese, ai donatori dell’Avis di Arcole e il pranzo del «cassador» a base di selvaggina, piatti preparati dai cuochi alpini Ferruccio e Gianni, chef per palati sopraffini, con i vini scelti dal sommelier della baita alèina Maurizio, assistito da Beppe. Ora si sta preparanzo la sera della paella di Giancarlo.

Ma gli alpini non si limitano alle serate. Dopo essere stati parte attiva in iniziative culturali del paese – festa del Primo maggio, Giornata della memoria, celebrazioni per il centenario della Grande guerra a fianco del Comune - le penne nere hanno trovato il tempo anche per collaborare con enti benemeriti Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, parrocchie, Piccola Fraternità, per dare una mano ai meno fortunati.

Nei prossimi giorni, gli alpini parteciperanno alla gara di tiro a volo riservata alla sezione provinciale alpini, organizzata dagli alpini di Bovolone. Il 19 giugno, gli alpini sono stati a Gorizia per il raduno Ana del Triveneto. Infine, domenica 26, sarà celebrata la Festa del tesseramento all’Ana. Il gruppo alpini di Arcole conta 80 aderenti.Z.M.

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