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Pfas, il ministero
«raccomanda»
la loro assenza

Analisi dell’acqua
Analisi dell’acqua
Analisi dell’acqua
Analisi dell’acqua

Se il Veneto vuole livelli più bassi di Pfas presenti nelle acque, deve fissarli da solo. Per il ministero della Salute, infatti, il problema della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche resta regionale. Tanto che il direttore generale della Prevenzione sanitaria del dicastero, Raniero Guerra, ha detto di no a tutte le richieste che la Regione ed alcuni sindaci avevano presentato su questo argomento.

Il ministero raccomanda la «virtuale assenza» di Pfas nelle acque destinate al consumo umano, c’è ancora troppa incertezza per poter individuare dei limiti definitivi. Inoltre, i tetti vigenti come obiettivo in Veneto non vanno estesi al resto della nazione, perché l’Istituto superiore di sanità non ha riscontrato particolari criticità in aree che erano considerate potenzialmente inquinate, come l’area metropolitana di Milano e le aste dei fiumi Arno e Po.

«Prendiamo atto con sbigottimento che, secondo il Governo e i suoi organismi tecnici, questo problema in Italia non esiste», commentano gli assessori regionali all’ambiente Gianpaolo Bottacin e alla sanità Luca Coletto.

«In perfetto stile burocratese, il Ministero dice al Veneto di arrangiarsi, Ponzio Pilato in confronto è stato un dilettante», continuano. «siamo pronti a fare da noi, non appena quello stesso Governo che nega l’esistenza del problema in Italia ci metterà a disposizione gli ottanta milioni, garantiti in campagna elettorale e mai visti, per intervenire sulle fonti di approvvigionamento e sugli acquedotti; soldi con cui potranno essere realizzati progetti che sono già pronti».

La comunicazione ministeriale è arrivata il giorno successivo ad un decreto con il quale il presidente della Regione Luca Zaia ha nominato un esperto veronese, Nicola Dell’Acqua, a capo della commissione ambiente e salute. Una struttura che si occuperà degli inquinamenti attuali e futuri del Veneto, partendo dal caso-Pfas.

«Abbiamo affidato a un supertecnico per prima l’intera questione una battaglia che vede la Regione in prima fila sin dall’inizio», afferma Zaia. Sottolineando che la nomina di Dell’Acqua, che è anche direttore dell’Arpav, è già operativa e che egli ha accettato di ricoprire questo incarico gratuitamente. «Arpav», continua il Governatore, «diventa così il dominus dell’intera partita, mettendo in campo un uomo che ha già dimostrato esperienza, efficienza e competenza».

L’incaricato dalla Regione non si fa certo trovare impreparato: «Chiaramente il nostro primo impegno sarà dedicato alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche, tenendo conto che dal punto di vista sanitario c’è una campagna di controlli in corso ma che un punto fermo lo si potrà raggiungere solo quando ci sarà la garanzia che i cittadini possono usufruire di acqua pulita», precisa Dell’Acqua. E poi spiega che «la commissione ambiente e salute mira anche ad un maggiore coinvolgimento delle istituzioni centrali, visto che Arpav fa parte del Sistema nazionale di protezione ambientale». Un’istituzione, questa, che fornisce pareri vincolanti per quanto riguarda i provvedimenti governativi riguardanti l’ambiente.

Luca Fiorin

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