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Passione contagiosa fin dai tempi della scuola

Due giorni...in marcia. Monteforte indossa oggi i panni di capitale del podismo e si prepara ad accogliere domani gli oltre ventimila protagonisti di quel grande spettacolo di umanità, incontro e sport che si chiama Montefortiana. E anche stavolta la grande Montefortiana la aprono i piccoli: oggi alle 9.45 da via Perazzolo in duemila, provenienti dalle scuole dell’obbligo della provincia di Verona, correranno per il ventitreesimo anno «Per il sorriso dei bimbi». Si chiama così la non competitiva benefica con cui contagiare i piccoli con la passione del podismo e al tempo stesso sostenere l’opera dei Padri Camilliani sia nel campo dell’assistenza e della ricerca medica che nell’impegno missionario nel mondo. Il percorso circolare di 5 chilometri è aperto anche agli adulti che sono invitati però a coprirlo due volte. Alle 13.30 dalla Montefortiana Expo parte l’undicesima «Passi nel tempo», non competitiva guidata che quest’anno accompagnerà i partecipanti alla scoperta del Santuario della Bassanella a Soave ma anche dei luoghi e dei vini del Soave. Nel corso del pomeriggio è previsto infatti un doppio incontro, prima con Paolo Menapace, presidente della Strada del Soave, e poi con la sommelier Maria Grazia Melegari. Il rientro a Monteforte è previsto per le 16.30. DOMATTINA la sveglia suonerà prestissimo per migliaia di persone, quelle che invaderanno pacificamente il paese e chi ha il compito di accoglierli. Chi ci arriva perché deve sfidare un’altra volta se stesso e le sue performance, chi ci arriva a piedi per mescolarsi nel colorato popolo del trofeo patronale, chi in compagnia per passare una domenica indimenticabile come sono tutte quelle che si passano alla Montefortiana. I primi a mettersi in marcia saranno, alle 8 in via Dante, gli scalatori della settima Ecomaratona-Clivus (la super trail di 44 chilometri e un dislivello positivo di 1.900 metri tra vigne, ciliegi e castagni) e gli arrampicatori light della terza Ecorun-Collis (sterrato su 26 chilometri e dislivello di 900 metri). Da via Perazzolo, tra le 8.30 e le 9, si metterà in movimento la marcia che la Montefortiana l’ha resa grande, e cioè la non competitiva per antonomasia, ossia il 43° Trofeo Sant’Antonio Abate-Falconeri. Qualcosa come diciottomila persone (questi sono i numeri dello scorso anno e va detto che a giovedì le iscrizioni formalizzate contavano su 14 mila partenti) invaderanno strade e colline affollando i tre diversi itinerari da 9, 14 e 20 chilometri. Il percorso più breve è pensato per le famiglie e gira attorno a Monteforte: quello medio promette di incantare tutti perché approda al cospetto del castello di Soave mentre quello lungo sale fino alla terrazza del Soave, cioè l’alta collina di Fittà per poi scendere a Soave e rientrare a Monteforte. È la marcia del cuore, perché la si fa per il gusto di stare insieme, trascorrere mezza giornata all’aria aperta e per avere una ragione che legittimi lunghe e sfiziose soste ai ristori. Ce ne sono tre sul percorso lungo, quattro su quello medio e cinque su quello lungo a cui aggiungere l’infinito banco colazioni alla partenza e il mastodontico ristoro all’arrivo. Appena scemata l’ondata chiassosa e colorata del popolo del trofeo, sempre da via Perazzolo ma alle 9.30, prenderanno il via i patiti della «mezza»: il quadro delle competitive (che complessivamente conta duemila podisti) si completa infatti con la 24a Maratonina Falconeri e i suoi ormai superclassici 21 chilometri. Tanti gli atleti alpini che partecipano per contendersi il 17° Trofeo Sante Ferroli, gara nazionale di mezza maratona su strada per alpini. La corsa dei volontari proseguirà ancora, e non solo fino all’arrivo dell’ultimo marciatore della domenica: alle 13.45, sul tracciato della celebre Montefortiana Turà, prenderà il via il decimo Gran premio Pedrollo-Giovani Promesse, competitiva da 300 a 1.500 metri (a seconda delle categorie) riservata ai ragazzi e alle ragazze tra i 10 e i 17 anni. A loro è riservata un’attenzione tutta speciale, e non solo perché ad accoglierli e dar loro la possibilità di fare riscaldamento provvederanno (nella palestra della scuola media) volontari del Gruppo sportivo dilettantistico ed i preparatori: lungo il tracciato da sempre si assiepano decine e decine di persone convinte che un vivace tifo sia un integratore con effetto dirompente. •

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