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Pagangriso conferma
che non si ricandiderà

Davide Pagangriso FOTO PECORA
Davide Pagangriso FOTO PECORA
Davide Pagangriso FOTO PECORA
Davide Pagangriso FOTO PECORA

«Oggi ci vuole coraggio e si deve partire dal proprio paese per tagliare i costi della politica in Italia. Non aspettare sempre che lo facciano gli altri». Questa l’esortazione del sindaco di Belfiore, Davide Pagangriso, che ha dichiarato in assemblea di essere a favore della fusione con Caldiero e di non ricandidarsi a sindaco per il suo secondo mandato, alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno.

Colpo di scena dunque sulla scena amministrativa belfiorese. Davide Pagangriso non andrà oltre i suoi primi 5 anni da sindaco e lascerà in eredità al suo successore proprio il progetto di fusione con Caldiero.

«La legge impone ai Comuni sotto i 5 mila abitanti, come il nostro, di svolgere le funzioni principali assieme ad un altro Comune, o di delegarle ad un ente superiore», ha ricordato Pagangriso. «“Noi abbiamo scelto l’Unione di Comuni Verona Est, che ringrazio di averci accolti».

«Lascio un Comune con la tassazione tra le più basse della Provincia di Verona», ha proseguito il primo cittadino, «Lo scorso anno siamo riusciti a far fronte alla spesa corrente, usando 450 mila euro degli oneri di urbanizzazione introitati, pari a 5,3 milioni di euro negli ultimi cinque anni».

«Quest’anno nel bilancio di previsione abbiamo già ottenuto altri 252 mila dagli oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti, ma ormai gli oneri si stanno per esaurire», ha annunciato Pagangriso. «A questo punto, non ci resta che la possibilità della fusione con Caldiero per poter mantenere una tassazione accettabile e riconquistare un’autonomia gestionale dell’ente. Dico perciò ai belfioresi: se volete dare un futuro al nostro paese, al referendum votate sì», ha concluso.Z.M.

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