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«Non mi pare che il M5S
abbia presentato
qualche osservazione...»

Il sindaco Gianpaolo Provoli
Il sindaco Gianpaolo Provoli
Il sindaco Gianpaolo Provoli
Il sindaco Gianpaolo Provoli

Il sindaco Gianpaolo Provoli ricorda che la Valliflor, con Giuliano Zigiotto presidente del Consiglio di gestione, già nel 2014 aveva chiesto l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di compostaggio. «La questione», dice, «si è conclusa nel 2015 mediante una Conferenza di servizi in Provincia, perché la competenza sugli impianti di compostaggio è della Provincia, che mantiene questa funzione: in quella sede l’Arpav, la Provincia e gli enti collegati alla valutazione ambientale hanno concluso l’iter e c’è stata l’approvazione e la concessione per dodici anni dell’attività di esercizio alla Valliflor. In quella sede l’unico voto contrario, per motivazioni ambientali, è stato quello del sottoscritto, in coerenza col comportamento tenuto quando ero consigliere di minoranza. Quindi la Provincia ha autorizzato per i prossimi anni la Valliflor ad esercitare in varianza di codici l’attività di compostaggio: verde e ramaglie e fanghi di depurazione».

«Non mi pare che i 5 Stelle», sottolinea Provoli, «abbiano mandato alcuna osservazione in quel frangente, quando cioè era il momento di presentare eventualmente osservazioni. Quest’anno il Consiglio di amministrazione di Valliflor avvia l’iter progettuale per l’ampliamento della potenzialità dell’impianto, per arrivare a circa 63mila dalle 56 mila tonnellate di lavorazione già autorizzate. Per questo si apre la procedura Sia (studio di valutazione di impatto ambientale). Nella presentazione di un progetto la titolarità spetta al consiglio di amministrazione di Valliflor, quindi a Zigiotto, che ha presentato il progetto in Provincia. Della presentazione non erano al corrente il Consorzio né il sottoscritto perché nemmeno per l’evento pubblico sono stato interpellato. Quindi non è stata concordata con il sindaco e con l’Amministrazione: nessuna evidenza pubblica di presentazione».

«QUESTO CONCETTO è stato ribadito», prosegue Provoli, «nella risposta che ho dato l’8 febbraio, rispetto all’interpellanza del 27 gennaio, e confermato nella Conferenza dei servizi, conferenza istruttoria della pratica, del 3 febbraio in Provincia dove , a nome della amministrazione, ho consegnato al presidente della Commissione Via (valutazione impatto ambientale) le due lettere, una dell’1dicembre e una dell’8 dicembre, che avevo scritto a Valliflor e al Consorzio Le Valli, che a quel tempo aveva ancora come presidente Zigiotto. In queste lettere appunto mi lamentavo di non essere stato minimamente coinvolto, ma anzi sostanzialmente tenuto all’oscuro, della presentazione di questo progetto. Inoltre non c’era stata alcuna autorizzazione da parte del Consorzio Le Valli, né tantomeno dal Comune di San Bonifacio».

«Per quanto riguarda», aggiunge il sindaco, « la manifestazione pubblica di presentazione, come stabilisce la legge, deve essere concordata con il Comune: la lettera dichiara appunto che non c’è stato alcun tipo di accordo con il Comune di San Bonifacio, dove l’impianto ha sede. Pertanto il Movimento 5 Stelle ha avuto risposta con la mia lettera dell’8 febbraio, che ho protocollato ed è in possesso di tutti questi documenti, perché c’è l’accesso ai dati con tutta la documentazione. In sede di Conferenza istruttoria di Via ho presentato anche una serie di osservazioni sulla natura della miglioria dell’impianto necessaria. I 5 Stelle finora non hanno presentato alla Provincia alcuna osservazione seria in merito alla questione progettuale. I termini comunque sono ancora aperti». «L’obiettivo dell’amministrazione», precisa ll sindaco, «è che il ciclo di lavorazione sia portato al massimo dell’efficienza e della salvaguardia ambientale. Per ottenere questo c’è una serie di lavori che l’amministrazione pretende e che ha messo in chiaro, come osservazioni alla Provincia, anche in questo inizio di percorso: l’aumento della potenzialità è possibile solo se vengono ottemperate tutte le prescrizioni di natura ambientale, che vanno dal depuratore, al tamponamento del capannone per evitare la fuoruscita di odori mediante depressione, al biofiltro e la realizzazione della famosa strada di collegamento con la Porcilana, per evitare che i camion passino per l’abitato di Villabella. Questisono i quattro elementi a prescindere dai quali non ci sarà alcun tipo di collaborazione da pare dell’amministrazione, perché questo determina sicuramente una penalizzazione dei cittadini. Ma occorre la buona volontà da parte di Valliflor. Il raffreddamento dei rapporti tra Comune e Valliflor è determinato dal fatto che ciò che sta facendo Valliflor non è sintonia con ciò che il Consorzio ha come linea. Valutiamo cioè qualsiasi tipo di piano aziendale, ma solo se ci sono impegni concreti, cioè fidejussioni, che portino ai quattro punti citati. Questa la base su cui si può cominciare a discutere».

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