<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Non fa gola
uno stipendio
di 1.300 euro

Operatori: zero candidati per posti da 1.300 euro al mese con macchina e telefono aziendale. C'è anche questo aspetto a complicare l’organizzazione dell’accoglienza dei richiedenti asilo, e non è un problema da poco per quelle cooperative che dicono sì alla Prefettura ma poi si trovano a corto di personale. Una di esse cerca da tempo due operatori, e la proposta è appunto di 1.300 euro al mese, ma di candidati nemmeno l’ombra. «Ci sta che per qualcuno questo possa essere un lavoro antipatico», riconosce il capo di gabinetto della Prefettura Alessandro Tortorella, «ma sotto certi aspetti è un'opportunità che offre grandi prospettive di esperienza a livello curriculare». E dunque, pur senza indicare la cooperativa impegnata nella ricerca, la Prefettura si mette pure a disposizione per fare da collettore di eventuali disponibilità, esattamente come fa per gli alloggi. Il rovescio della medaglia? Qualche persona che si era messa a disposizione come volontario e che si è ritrovata «promossa sul campo», con un’assunzione, proprio alla luce della sua dedizione e delle sue capacità. Un po' come per l’alfabetizzazione: a fronte di situazioni in cui si reclama la scuola per bimbi in età pre-scolare, ci sono profughi che hanno preso la licenza media ma anche la maturità e il colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale l'ha fatto in italiano. P.D.C.

Suggerimenti