<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
BELFIORE

Nell'oasi Cava Moneta pesca senza barriere

Il progetto di riqualificazione costa 330mila euro e i lavori potranno inziare già in autunno Previste aree per Bird watching
Uno dei laghetti di cava Moneta
Uno dei laghetti di cava Moneta
Uno dei laghetti di cava Moneta
Uno dei laghetti di cava Moneta

Avrà una triplice valenza, didattica, sociale e sportiva, l'oasi naturale che verrà ricavata sul sito di Cava Moneta, da dove si estraeva l'argilla, dismessa da decenni e acquistata dal Comune. La giunta comunale ha appena avallato il progetto redatto dall'Ufficio tecnico comunale per la riqualificazione dell'area verde.
Progetto che avrà un costo di 330 mila euro: 300 mila verranno coperti grazie a un contributo regionale, mentre i rimanenti 30 mila (il 10 per cento) sarà in carico all'ente locale. «Contiamo di appaltare i lavori in autunno», annuncia il sindaco, Davide Pagangriso, «prima della stesura del progetto abbiamo incontrato Tiziano Begal, presidente provinciale della Fipsas – Federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquea – per capire l'impostazione da dare a quest'oasi naturale».
La richiesta da parte di Begal è stata quella di prevedere in uno dei tre specchi d'acqua l'attività di pesca sportiva accessibile ai diversamente abili, ovvero postazioni per pescare attrezzate e con un' inclinazione adatta ad ospitare le sedie a rotelle. «Questo perché cava Moneta è di facile accesso, uscendo dall'autostrada A4, dunque potrebbe avere un vasto bacino di utenza», fa notare Pagangriso, appassionato di pesca. I tre laghetti si prestano per la pesca d'acqua dolce, in particolare per le carpe. Ma c'è un'ulteriore possibilità per gli appassionati di settore. «Vorremmo utilizzare uno dei tre specchi d'acqua per la pesca con i belly boat, piccoli gommoni con imbragatura fino alla pancia e dotati di pinne, che consentono di avvicinarsi al canneto e lì pescare con lo spinning», dice il sindaco. I tre laghetti verranno collegati l'uno all'altro da ponticelli di legno, senza barriere architettoniche.
Saranno ripristinati i percorsi pedonali e verranno ricavate alcune postazioni di osservazione, in particolare per ammirare gli uccelli stanziali e migratori: in Cava Moneta nidificano 11 specie protette. Verrà realizzata una struttura di accoglienza per comitive e gruppi dotata di servizi igienici e vicino ad essa un parcheggio per auto, con tre stalli per i pullman. «Per mostrare ai vistatori alcune specie vegetali autoctone, pianteremo un filare di meli Decio, di cui abbiamo appena ottenuto il presidio Slow Food», rammenta Pagangriso, «e uno spazio verrà riservato ai fiori, in particolare al giaggiolo, alias iris, pianta erbacea che cresce spontaneamente, documentata fin dai primi del Novecento nella nostra zona».
In totale l'oasi naturale in località Moneta sarà ampia più di 19 ettari. Ma chi gestirà questo sito verde aperto al pubblico? «La gestione è ancora da individuare, ma l'ipotesi formulata in giunta è quella di usufruire di questo luogo per introdurre nel mondo del lavoro persone diversamente abili con contratto part-time, o soggetti che devono reinserirsi nell'ambito lavorativo», annuncia il vicesindaco Piergiorgio Barbieri. «Potrebbe trattarsi di affidare la gestione a un'associazione di volontariato, oppure a una cooperativa sociale: questo lo valuteremo meglio più avanti».

Zeno Martini

Suggerimenti