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Nell’Italia
del nord
due scuole

L’arte di suonare le campane vanta tradizioni storiche che si perdono nella notte dei tempi ed è una pratica tuttora coltivata con passione. Nell’Italia del Nord sono principalmente due le scuole che prevalgono: quella che applica il sistema veronese e quella che segue il sistema ambrosiano. I campanari veronesi distinguono le sonate a distesa, nel quale le campane suonano in modo libero e slegato, dalle sonate a festa dove le campane suonano secondo un ben preciso schema musicale. Le sonate a festa si articolano a loro volta in quattro tecniche di sonata che si differenziano sostanzialmente dalla rotazione della campana.

I CAMPANARI che seguono il rito ambrosiano ricorrono al suono a festa, non solo per annunciare una funzione liturgica. Veniva utilizzato in genere per creare un clima festoso il giorno precedente alla solennità. In diversi luoghi, in occasione della festa patronale, il suono a festa precedeva per tutta la novena il suono dell’Angelus serale. Era utilizzato anche in occasione delle prime comunioni oppure delle. cresime ed in altri momenti di giubilo collettivo, ma sempre al di fuori delle funzioni liturgiche. R.G.

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