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Negro: «Iter più snelli se si salta la Provincia»

Paola Dalli Cani Sulle fusioni amministrative Giovanna Negro chiede iter più snelli e propone lo stralcio del parere del Consiglio provinciale: è il senso della proposta di legge regionale 288 presentata in Prima commissione dalla consigliera del Veneto del fare. «Mi sono resa conto che l’iter che conduce alla formalizzazione di un progetto di legge sulla fusione di Comuni, che apre la porta ai referendum consultivi, a volte paga lo scotto del passaggio obbligatorio dalle Province», spiega la consigliera tosiana, «e produce rallentamenti. Partendo da questa constatazione, e facendomi interprete del problema sollevato da alcuni Comuni e comunità montane, ho proposto di intervenire sulla legge regionale 25 del 1992». È la legge su «Norme in materia di variazioni provinciali e comunali» che disciplina l’aggregazione di parte del territorio di uno o più Comuni ad altro, l’istituzione di uno o più nuovi Comuni a seguito dello scorporo di parti del territorio di uno o più Comuni, la incorporazione di uno o più Comuni all’interno di altro Comune e la fusione di due o più Comuni in uno nuovo. La legge attualmente impone che perché il Consiglio regionale possa compiutamente esprimere il proprio giudizio di meritevolezza, sia obbligatorio acquisire non solo il parere del Consiglio comunali dei Comuni interessati ma anche quello del Consiglio provinciale. Se passasse la modifica suggerita da Negro scatterebbe l’obbligo di parere per i soli Consigli comunali. NON È PERÒ questo l’unico punto critico della legge: «Confrontandomi con i sindaci dei Comuni che hanno affrontato o stanno affrontando l’iter, stanno emergendo altre criticità che intendo approfondire allo scopo di trovare una possibile soluzione. Non so in che tempi passerà la proposta che ho avanzato», dice Negro, «ma mi auguro quanto prima così da semplificare un po’ le cose ai sindaci che scelgono queste forme di riordino territoriale». L’attesa del via libera della Provincia è stata una delle (tante) cause dell’iter infinito del progetto di legge sulla fusione tra Belfiore e Caldiero.

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