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Nato nel ’55
raccoglie
29 enti locali

I Bacini imbriferi (Bim) montani sono stati costituiti con la legge 959 del 27 dicembre 1953 e due anni dopo, con decreto prefettizio, è nato il consorzio Bim Adige Verona, di cui fanno parte 29 Comuni: Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Brentino Belluno, Caprino, Cazzano di Tramigna, Cerro, Dolcé, Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Grezzana, Malcesine, Marano, Mezzane di Sotto, Montecchia, Negrar, Rivoli, Roncà, Roverè, Sant'Ambrogio, Sant'Anna d'Alfaedo, San Giovanni Ilarione, San Mauro di Saline, San Zeno di Montagna, Selva di Progno, Tregnago, Velo, Verona e Vestenanova.

Il direttivo è composto da quattro membri, oltre al presidente che dura in carica cinque anni. Il Bim Adige Verona fa parte di Federbim, Federazione nazionale dei consorzi di bacino imbrifero montano costituita nel 1962.

I fondi di cui dispone si devono ai versamenti che la legge impone ai produttori di energia elettrica con prese d’acqua sopra i 500 metri, un sovracanone annuo per ogni kilowatt di potenza media. Una forma di risarcimento dovuta dai produttori di energia idroelettrica alle popolazioni di montagna per la privazione dell’acqua. I Bim avevano rischiato di essere cancellati come enti inutili da un disegno di legge del 2009. V.Z.

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