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«Morosità: Burti
incompatibile
come assessore»

Morosità per cartelle esattoriali relative a tasse comunali: secondo il segretario comunale di Monteforte, che ha compiuto un accertamento su richiesta dei consiglieri di minoranza Federico Costantini, Roberto Costa e Andrea Ciresola, l’assessore ai lavori pubblici Luigi Burti risulta incompatibile con la carica amministrativa. Solo nelle prossime ore, alla scadenza dei termini di legge, si saprà se l’amministratore si sarà attivato per «formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilità sopravvenute o di incompatibilità».

LA PROCEDURA relativa deve essere attivata dal sindaco Gabriele Marini, che della situazione debitoria di Burti è a conoscenza dal 23 novembre, ed è per questa ragione che ieri mattina Costantini, Costa e Ciresola (che le risposte dal Comune le hanno avute mercoledì scorso) hanno depositato un documento, inviato anche al prefetto Salvatore Mulas, con cui si chiede al sindaco di provvedere in merito nel più breve tempo possibile tenendone informato il prefetto.

Il termine di legge, cioè dieci giorni, sarà invece spostato in avanti se qualsiasi cittadino elettore, un amministratore o piuttosto il prefetto proporrà «azione di accertamento in sede giurisdizionale»: in questo caso i dieci giorni scattano «dalla data di notificazione del ricorso». Decorso il termine per l’amministratore ritenuto incompatibile per presentare osservazioni o risolvere l’incompatibilità, il Consiglio comunale delibera a riguardo facendo scattare ulteriori dieci giorni per risolvere il problema: se l’interessato non provvede, il Consiglio lo dichiara decaduto.

FIN QUI quello che, stando alla legge (Tuel 267/2000), dovrebbe accadere nelle prossime ore dopo che, attivato da Costantini, Costa e Ciresola, il segretario comunale Giorgio Consolaro prima ha accertato l’esistenza di una situazione di morosità dell’assessore Burti «dall’anno 2003 all’anno 2016» (per complessivi 8.222,72 euro) e ne ha successivamente dato informazione al sindaco Marini segnalando la necessità di provvedere nei termini di legge.

A far emergere la realtà rispetto una situazione su cui le minoranze avevano cercato di far luce il Consiglio fin dal gennaio 2015, e che approdò in un Consiglio comunale a porte chiuse solo nel febbraio 2016, è stata una richiesta di accesso agli atti molto dettagliata depositata il 3 novembre da Costantini, Costa e Ciresola che comprendeva anche la richiesta, rivolta sempre al segretario, di dichiarare, nel caso fossero emersi debiti nei confronti del Comune di Monteforte, se gli stessi possano contrastare con l’autocertificazione con cui Burti, l’indomani l’elezione, dichiarava la non sussistenza di motivi di ineleggibilità o di incompatibilità.

ATTIVATA DAL COMUNE, Equitalia ha fatto pervenire ciè che risulta al servizio riscossione, cioè venti estratti di ruolo che confermano, come scrive il segretario comunale , che Burti «risulta moroso nei confronti di Equitalia per cartelle esattoriali relative a tasse comunali notificate dall’anno 2003 all’anno 2016».

Si tratta per lo più di cartelle per lo smaltimento dei rifiuti, ma anche una contravvenzione per violazione del Codice della strada, Ici, acqua, Tares, Tari.

Burti, eletto nel maggio del 2014, nel quinquennio precedente aveva ricoperto la carica di consigliere di minoranza al fianco di Marini ed era stato candidato (ma non eletto) anche per le amministrative del 2004.

Paola Dalli Cani

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