«La notizia è grave, considerato l’importante sequestro operato». Lo ha detto all’Ansa Alessio Albertini, sindaco di Belfiore, il comune del veronese dove aveva trasferito il «quartier generale» della sue attività Antonio Aversa De Fazio, il 56enne imprenditore di Melissa (Crotone), ritenuto a capo dell’organizzazione sgominata dalla Guardia di Finanza e accusata di frode fiscale e riciclaggio.
«Non è la prima volta che in questi anni è arrivato un provvedimento di quel tenore e quindi sono preoccupato per queste notizie che ho appreso oggi» ha aggiunto il sindaco Albertini facendo riferimento all’interdittiva antimafia emessa il 31 marzo dello scorso anno nei confronti della Aversa De Fazio, ditta con sede a Belfiore che opera nel settore degli autotrasporti, formalmente gestita da un giovane imprenditore ventisettenne di origine calabrese, Vincenzo Aversa De Fazio, che però è il figlio di Antonio.
«La preoccupazione è legittima e confido nel lavoro della magistratura» ha concluso il sindaco di Belfiore.