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La tragedia di Belfiore

Luisa, così energica
e gentile: una vita
per le sue due nipoti

La tragedia di Belfiore

Amava profondamente le sue nipoti, Luisa Piubello. Le amava e assecondava i loro interessi, che poi erano anche i suoi. La pensionata settantunenne alla guida del fuoristrada che domenica ha perso la vita nell’incidente stradale nelle campagne di Belfiore era un’appassionata di natura e di animali. Per far felici le due ragazze e godere della gioia di trascorrere dei momenti spensierati in mezzo ai cavalli accompagnava volentieri le due nipoti Emma e Vittoria al circolo ippico che frequentavano a Caselle di Sommacampagna. Oltre che di cavalli, la settantunenne era appassionata di cani di grossa taglia. Possedeva infatti due esemplari di Dobermann che vivevano con lei in via Desmontà, ai confini fra Veronella ed Albaredo, nella casetta che si era fatta costruire a ridosso dell’abitazione della sorella Alba e del cognato Galdino Mantovani. Mentre i coniugi Mantovani vivevano a Veronella già da un ventennio, Luisa era arrivata nella Bassa da San Bonifacio nel 2004. Non essendo sposata, aveva cercato un luogo che fosse vicino alla residenza di un familiare e appropriato alla cura di animali con necessità di vita attiva e di spazio per correre, come i Dobermann. Luisa Piubello era gentile, di una gentilezza signorile quasi d’altri tempi, era buona, generosa e disponibile, tuttavia molto riservata. Pochi la conoscono a Veronella. Neppure i suoi vicini, a Desmontà, hanno avuto modo di scambiare due chiacchiere con lei. Per la pensionata ciò che contava nella vita erano gli affetti. Amava difendere la sua privacy e dedicarsi alle necessità dei familiari. Per questo non la si vedeva frequentare le attività del paese né gli eventi dedicati alla terza età. Anche il sindaco Michele Garzon, dispiaciuto per una tragedia che ancora una volta tocca un suo concittadino, sostiene di non aver mai avuto occasione di incontrarla, sebbene fosse residente da 13 anni a Veronella. Il suo Mitsubishi però se lo ricordano in molti, non passava inosservato. «Era intraprendente, energica, non bisogna farsi ingannare dall’età», dicono i vicini di casa. «Però guidava sempre con prudenza. È accaduto l’imprevedibile». •

Paola Bosaro

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