Sarà un fine settimana all’ insegna della solidarietà e del divertimento quello che l’ associazione Le.Viss. (Leucemia vissuta) ha messo in calendario da domani a domenica in via Maglio 2, in zona industriale nello spazio messo a disposizione dallo stabilimento Inoxtecnica Veronese della famiglia di Giampietro Tomezzoli, che ha unito l’ evento benefico alla promozione del suo brand Birra Solution: «Il marchio di Inoxtecnica Veronese progetta e costruisce impianti per la produzione di birra. Grazie al loro aiuto, a quello di altri sponsor sanmartinesi e ai tanti volontari che ci dedicano il loro tempo, riusciamo a raggiungere importanti obiettivi», spiega Graziella Bazzoni presidente di Le.Viss.
Infatti lo scopo dell’evento è propriamente benefico, per sensibilizzare sulla malattia ematologica oncologica e sul dono di cellule staminali ematopoietiche (midollo osseo) per contribuire ai trapianti che possono salvare le persone colpite da malattie ematologiche gravi.
Dalle 18 di tutti e tre i giorni sarà possibile accedere agli stand gastronomici di Birra Solution Fest e domani ci saranno Radio Verona con El Bifido; Jeff con un tributo a Renato Zero; Sonia Pezzo con cover di Gianna Nannini e Doriangray con musiche anni Ottanta e Novanta. Sabato i Big One presenteranno «The European Pink Floyd Show» e domencia la Diapason band dedicherà un tributo a Vasco Rossi.
«Siamo felici di essere accanto a Le.Viss. per questo evento», ha commentato il vicesindaco Franco De Santi, accogliendo in sala giunta la presentazione delle tre serate, «e le finalità ci portano a collaborare perché ci sia gente il più possibile e sensibile allo scopo».
L’ingresso ai concerti è libero e le offerte sono destinate alle finalità dell’associazione: «I 40mila euro raccolti con le iniziative degli anni scorsi hanno permesso di portare a termine un progetto per la valutazione comparata di tre test per la diagnosi precoce e specifica di infezioni fungine invasive in pazienti oncoematologici», fa sapere Graziella Bazzoni, autrice del libro Ha ragione Vincenzo, in cui narra la vicenda della malattia del figlio e gli sforzi adoperati per strapparlo al destino della morte, che non ha potuto evitare nonostante il trapianto.
«Altri soldi servono per l’ attività di sensibilizzazione negli ultimi due anni delle scuole superiori che abbiamo allargato anche alla provincia di Rovigo mentre siamo in trattative anche per le scuole di Venezia. In pratica», prosegue la presidente, «svolgiamo opera di informazione e sensibilizzazione tra i ragazzi che sono già maggiorenni o lo stanno per diventare, spiegando che cosa significhi iscriversi al registro dei donaIl dottor Fabio Benedetti, responsabile del Centro trapianti midollo osseo dell’ Ospedale di Borgo Roma, che opera in collaborazione con le istituzioni di Microbiologia ed Ematologia, spiega il secondo progetto finanziato con i fondi di Le.Viss.: «Si tratta di studiare le dinamiche cellulari che intervengono dopo il trapianto tra le cellule del donatore e i tessuti del ricevente, con l’obiettivo di ridurre le complicazioni».
Al di là della festa per la raccolta fondi, resta il pressante invito, soprattutto ai giovani di farsi donatori, un gesto che non costa nulla per la tipizzazione e in un caso su 70 viene poi richiesta la donazione di cellule che si prelevano dalle ossa del bacino in anestesia o con una trasfusione di sangue da un braccio all’altro passando attraverso una macchina che separa le cellule necessarie al trapianto, senza nessun dolore per il donatore. V.Z.