Aristide Biasolo di Crespadoro, Andrea Rigo di Montecchia di Crosara e Riccardo Corradini di Crespadoro (Vicenza) si sono aggiudicate le prime tre posizioni con i loro bogoni opercolati, all’Antica fiera di Sant’Andrea di Badia Calavena, promossi a pieni voti dalla giuria che ha valutato l'omogeneità delle chiocciole, l'opercolatura che deve essere a orlo con una tolleranza di un paio di millimetri, e l'età degli esemplari, che deve essere preferibilmente fra i 3 e i 4 anni: si scartano le chiocciole troppo piccole e quelle troppo grosse che fanno bella figura ma sono troppo coriacee quando si tratta di metterle sotto i denti.
È comunque un prodotto che registra un forte calo imputabile anche ai pascoli trascurati, dove proliferano ortiche e rovi, ma soprattutto a causa dell’uomo che utilizza diserbanti e lo sfalcio meccanico. C’è anche chi non si arrende a veder scomparire le chiocciole e si prodiga per allevarle, come Mario Bottacini, pensionato di Palazzina alle porte di Verona, trasformatosi in elicicoltore e presente alla Fiera con i suoi bogoni e c’è chi è venuto anche da Treviso per comperarsi gli ingredienti di un tradizionale pranzo di Natale a base di bogoni.
La Pro loco ha avuto il suo bel lavoro in tre giorni di Fiera per sfamare le centinaia di persone che hanno assiepato la Tana del Bogon dove il piatto principe è stato bogoni con la pearà e polenta. Nella Casa di Peper hanno dato dimostrazione del loro lavoro abili artigiani, mentre in piazza gli agricoltori di Antica Terra Gentile hanno esposto il meglio della loro produzione biologica.
Grande attrazione alla sfilata, aperta dai Pistonieri dell’Abbazia e chiusa dalla banda La Primula di Cogollo l’hanno esercitata sui bambini i numerosi animali da cortile portati in parata, mentre non sono mancati i momenti di musica con le fisarmoniche di Daniele Zullo e i balli del gruppo folcloristico dei Pistonieri nei loro nuovi costumi.