<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Linea durissima di Turri per scongiurare i Cas

Il sindaco Roberto Turri
Il sindaco Roberto Turri
Il sindaco Roberto Turri
Il sindaco Roberto Turri

Accogli un Centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo e rifugiati? Scatta la maggiorazione su imposte e tasse comunali con aggiunta della tassa di soggiorno, la riclassificazione da abitazione ad albergo e controlli su cosa succede dentro nelle 24 ore. Così la Giunta leghista di Roncà, guidata per il secondo mandato dal sindaco (e neo deputato) Roberto Turri vara la linea durissima per dissuadere eventuali proprietari di immobili, predisposti di renderli disponibili ad accogliere richiedenti asilo e rifugiati. È stato unanime il voto con cui la Giunta monocolore che con un piccolo ampliamento di sola maggioranza compone anche il Consiglio comunale uscito dalla candidatura alle amministrative della sola lista di Turri ha deciso di tenere lontano il rischio di approntamento sul territorio roncadese di Cas. Solo per questa via, cioè solo se si rendessero disponibili alloggi che una qualsiasi cooperativa potrebbe proporre alla Prefettura, i flussi di richiedenti protezione internazionale potrebbero toccare Roncà dopo il suo no al Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati. Tre, dunque, le contromisure messe in atto da subito: «A tutti coloro che ospiteranno richiedenti asilo verrà applicata una maggiorazione sulle varie imposte e tasse comunali (Imu, Tasi, Tari eccetera) ivi compresa l’aggiunta della tassa di soggiorno volendo equiparare gli alloggi in questione a vere e proprie attività ricettive-alberghiere, con tutti i conseguenti aumenti di legge parametrati a dette attività e maggiorati al massimo della tassazione», recita il primo punto, a cui fa eco il secondo che prevede la «riclassificazione degli immobili alle attività ricettive-alberghiere» ed il terzo che fa invece riferimento a «controlli costanti e metodici degli occupanti gli alloggi da parte delle forze dell’ordine con relazioni puntuali e precise sull’attività svolta nelle 24 ore». Tutti punti approvati senza voci fuori dal coro anche se i controlli delle forze dell’ordine saranno ad appannaggio degli ufficiali dell’ Arma. La scelta di adottare un provvedimento simile si spiega nelle premesse della delibera assunta martedì e che evidenziano come «il territorio non offre garanzie di ospitalità stante la scarsità di alloggi e quei pochi che potrebbero essere offerti sono contraddistinti da carenze igienico-sanitarie molto significative». Secondo la Giunta «un eventuale incremento di popolazione creerebbe delle difficoltà anche da un punto di vista della pubblica sicurezza non essendoci forze dell’ordine sufficienti a controllare i nuovi arrivi» senza contare che «i servizi che offre il Comune sono appena sufficienti per la popolazione locale. Nuovi residenti creerebbero problematiche a questo Comune connesse a maggiori spese dal punto di vista generale nel mentre le finanze locali sono sempre più scarse». •

Paola Dalli Cani

Suggerimenti