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Le foibe e l’esodo
raccontati
in prima persona

Profughi istriani si imbarcano
Profughi istriani si imbarcano
Profughi istriani si imbarcano
Profughi istriani si imbarcano

La scuola secondaria di primo grado di Lavagno celebrerà domani alle 11 la Giornata del ricordo legata alle foibe, all’esodo e alle intricate e tragiche vicende del confine orientale italiano. La celebrazione in questo periodo (la data ufficiale è fissata al 10 febbraio di ogni anno) non vuole rimediare in extremis a una dimenticanza, ma è frutto di una precisa scelta didattica. In questo periodo, infatti, gli alunni delle classi terze medie stanno svolgendo in storia il programma più vicino agli avvenimenti del periodo finale della Seconda Guerra mondiale ricordati in questa ricorrenza.

Così possono celebrare la Giornata del ricordo con più cognizione di causa e con un bagaglio maggiore di conoscenze. Lo faranno portando il frutto del proprio lavoro per ascoltare, poi, la testimonianza di Anna Rismondo, nata a Rovigno d’Istria ed esule forzata dalla propria terra su di un carro bestiame all’età di cinque anni.

Oggi Anna tiene i rapporti con le scuole per conto dell’ Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia presente anche a Verona. L’incontro con lei è per la scuola di Lavagno ormai una tradizione perché la sua presenza fra gli alunni dell’istituto data fin dall’istituzione della Giornata stessa nel 2004. Un rapporto di collaborazione reciproca che si è consolidato nel tempo anche perché la testimonianza di questa esule è lucida, precisa, senza mai nessuna ombra di odio o di rancore, ma sostenuta dalla ferrea volontà di far conoscere, di trasmettere ai ragazzi una storia tragica troppo a lungo volutamente ignorata per interesse di tutte le parti in contesa e per questioni di realpolitik.

Giuseppe Corrà

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