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Le colonne del paese nel 2017
Tre persone e tanto impegno

Cultura, impegno sociale e volontariato. Questi i settori a cui quest’anno la Giunta comunale di Colognola ha valutato nell’assegnare il Premio Columna, riconoscimento istituito nel 2008 dall’amministrazione e indirizzato, quale segno di riconoscenza, a persone o realtà associative locali che abbiano contribuito alla crescita del paese.

La colonna in marmo giallo antico, che richiama lo stemma del Comune, sarà conferita dal sindaco Claudio Carcereri de Prati oggi al Galà dei Bisi, a Villa Aquadevita, ad Anna Maria Prati, Luigi Ruffo e a Sandra Viviani Milani.

Prati sarà premiata per il settore cultura: a lungo bibliotecaria all’Università di Verona, ha curato con grande scrupolosità, con la biblioteca «Sandri» e l’assessorato alla Cultura, l’opera «Colognola ai Colli: ricerca bibliografica», prezioso contributo alla storia del paese edito lo scorso anno. Impegnata nella valorizzazione della produzione artistica dell’acquafortista Dante Broglio, nel 2015 Prati ha donato al Comune dieci acqueforti dell’artista, fruibili dalla comunità in quanto esposte permanentemente in municipio.

Luigi Ruffo, classe 1919, riceverà il Premio Columna per il suo impegno nel sociale. Ex maestro elementare, ha insegnato a generazioni di colognolesi, oltre a essere stato corrispondente de «L’Arena» per diversi decenni, nonché fondatore e direttore del mensile «Pensionati veronesi» e direttore del periodico «La nostra fede», dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, realtà di cui nel Veronese è presidente provinciale onorario. Il suo impegno si è esplicato pure in politica essendo stato a lungo assessore all’Istruzione e alla Cultura: con lungimiranza è stato sostenitore dell’istituzione di un polo scolastico unico, quando ogni frazione del paese aveva ancora il suo plesso, come pure della costruzione dell’acquedotto comunale. Ruffo è autore del libro autobiografico «Racconti ed emozioni» nel quale, tra l’altro, rievoca la sua esperienza nella campagna d’Africa da ufficiale dei carristi durante la Seconda guerra mondiale. Molteplici gli interventi che ha tenuto in città e provincia, volti a sottolineare i valori della pace e della democrazia, che gli hanno valso nel 2014 anche il conferimento, da parte del sindaco di Verona, della Medaglia della Città.

La terza colonna andrà a Sandra Viviani Milani, per il suo impegno profuso nel volontariato. La sua azione è stata, ed è rivolta, alla parrocchia dei Santi Fermo e Rustico dove, da anni, è l’anima della gestione del Centro ricreativo facente capo al Circolo Noi. Viviani Milani vi opera quotidianamente e senza riserve, coordinando le azioni dei vari gruppi parrocchiali. Il circolo, intitolato al figlio Andrea scomparso prematuramente, è diventato punto di riferimento per la comunità e soprattutto per i ragazzi, accolti da lei sempre con sensibile premura. La capacità di ascoltare, l’apertura al dialogo, la volontà di coinvolgere e di far sentire a casa propria chiunque entri nel Centro, hanno fatto della signora Sandra una figura imprescindibile che funge da aggregante sociale per la comunità. M.R.

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