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Le «bone a far la pearà»
(o a mangiarla)
sono diventate nove

Il gruppo «Sen done... bone... a far la pearà»
Il gruppo «Sen done... bone... a far la pearà»
Il gruppo «Sen done... bone... a far la pearà»
Il gruppo «Sen done... bone... a far la pearà»

Sei previste, 14 ingaggiate ma al via si presentano in nove: quelle «bone... a far la pearà» conquistano i 14 chilometri, un buon numero di tifosi e tante domande sulla ricetta della tradizionale salsa veronese. Arianna Tregnaghi e Marta Tebaldi, che lo scorso anno si erano presentate al via con le ironiche maglie pensate per chi non le vede in politica, stavolta hanno quadruplicato il «contingente». «Avevo ricevuto 14 adesioni», diceva ieri Tregnaghi alla partenza, «ma poi siamo scese a undici». «Adesso», spiegava presentando le compagne di marcia, «siamo in nove». Tregnaghi, autoproclamatasi sindaco (con carica rigorosamente scritta in nero sul berretto fucsia) passa in rassegna la sua «giunta» composta dalla vice Tebaldi e dalle «consigliere» Beata, Flavia, Silvia, Jessica, Manuela, Eleonora e Sarah. Dopo l’imprevisto boom di adesioni, l’asticella l’hanno già alzata: «La prossima volta», assicurano, «facciamo i 20 chilometri!». Fisico e “gamba” non mancano, e nemmeno il gluteo a giudicare da qualche «raffinato» commento maschile raccolto cammin facendo. E nel frattempo? «Beh, una corsetta qua e là ma, soprattutto», annuncia la «sindaca» Tregnaghi, «organizzeremo un corso di cucina. Tema le ricette tradizionali e a insegnare chiameremo le nostre nonne e le nostre mamme». Ma quante, tra le «bone», sanno far la pearà? Sarah, inglese, ammette di essere bravissima a mangiarla... e si ferma lì. E metter su un mini ristoro con la pearà? «Mah... sì... bella idea», dicono, «ma per preparare tutto servono spazi adeguati. Sa come sono gli appartamenti oggi?», ridono. Quindi si tratterebbe di un problema logistico? «Eh sissì», certificano Tregnaghi e Tebaldi, «anche se abbiamo due Bimby!». Ragazze madri? Macchè! Bimby, cioè il successore del Bravo Simac che alle loro mamme regalava «la forza di venti braccia». P.D.C.

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