Novantasette anni lo scorso venerdì, nove figli, di cui una suora, 21 nipoti e 21 pronipoti e altri due sono in arrivo nei prossimi mesi: sono i numeri da record di Maria Mettifogo, classe 1921 di contrada Venchi di San Bortolo, che ha vissuto sulla sua pelle la storia della povera gente.
Figlia di famiglia numerosa, rimasta orfana di padre a 9 anni, con il fratellino più piccolo di appena 11 mesi, andò a elemosinare di casa un casa una manciata di polenta per aiutare la famiglia. A 14 anni era già a servizio in un albergo di Recoaro e a 19, per un intero anno, a lavorare negli orti di Albenga, tornata a casa in tempo prima che venissero bombardate le linee ferroviarie.
Visse i rastrellamenti e le esecuzioni sommarie del tempo di guerra, e arrivata la pace, per lei continuò la guerra della sopravvivenza per la morte precoce del marito, quando l’ultimo dei nove figli aveva appena otto anni. In una vita così intensa e difficile, ha conservato la gioia e la serenità di una vecchiaia che vive in completa autonomia fra l’affetto dei figli e dei tanti nipoti e pronipoti.