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La solitudine e l’isolamento degli anziani

Il tema del convegno organizzato per domani (dalle 9 alle 13) nella sala Gambarotto della Fondazione Pia Opera Ciccarelli a San Giovanni Lupatoto affronta una questione di forte attualità: la solitudine delle persone anziane. Ma già il sottotitolo fa intravvedere uno spiraglio per il quale occorre però un ausilio in quanto dice «La vecchiaia non è un male incurabile ma senza aiuto può essere molto dura». L’aiuto lo intende fornire anche l’incontro che proporrà, a cura dei sei qualificati relatori, esperienze e suggerimenti sui percorsi per lo sviluppo di attività volte a contrastare la solitudine e l’isolamento delle persone anziane. Il programma vede infatti, dopo il benvenuto del presidente della Pia Opera don Carlo Vinco e il saluto delle autorità, le relazioni di Raffaele Fabrizio («Contrasto della solitudine e dell’isolamento, promozione del sostegno delle reti sociali e fondo della non autosufficienza: l’esperienza nella Regione Emilia Romagna»), Monica Rubbianesi («Comunità, partecipazione e inclusione sociale degli anziani: l’esperienza nel distretto Vignola-Modena»), Stefano Errico («Socialità e territorio per l’invecchiamento attivo», l’esperienza del Comune di Milano), del funzionario della Regione Veneto Fabrizio Garbin («Interventi e orientamenti di sistema nelle strategie a favore delle persone anziane») e dell’assessore del Comune di Verona Stefano Bertacco («Progetti ed esperienze del Comune di Verona per favorire il benessere degli anziani»). Le conclusioni del convegno saranno tratte da Sandro Stanzani, docente universitario. La Fondazione Pia Opera Ciccarelli, se da una parte cerca suggerimenti dalle esperienze altrui, dall’altra dà corso a molte attività anche in proprio grazie ad almeno una decina di progetti strutturati e all’apporto dei volontari. Fra i progetti strutturati emerge il Progetto Giovani che vede coinvolti ragazzi tra i 16 e i 22 anni coinvolti per quattro settimane nell’incontro per lo scambio di informazioni, pensieri, sentimenti ed esperienze fra persone appartenenti a due generazioni diverse. Le finalità del progetto sono quelle di sensibilizzare sul tema delle diversità legate all’età e far scoprire una dimensione relazionale e spazio-temporale diversa da quella più frenetica in cui si è soliti vivere attraverso l’incontro con i ritmi più pacati che caratterizzano l’età anziana soprattutto in caso di non autosufficienza. La “Fiaba Sonora”, progetto attuato nella residenza di San Giacomo, prevede l’utilizzo del suono per trasformare il racconto in una fiaba sonora favorendo l’espressività non-verbale. Nella residenza Barbarani si attua il progetto Smile X che si propone di introdurre la clowntherapy nelle corsie di ospedale ma anche nelle strutture residenziali. A Casa Serena nel 2017 è entrato il Tocatì. Nelle esperienze di inclusione alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus ha un ruolo importante il volontariato e in ogni centro servizi della Pia Opera sono attivi numerosi programmi. Tra questi spiccano i volontari di Gea, per l’attività di pet therapy con i cani, quelli dell'associazione Vip che anima il Centro servizi Monsignor Ciccarelli una volta al mese mentre quelli di Prislop sono accolti al Centro servizi Cherubina Manzoni. Ci sono poi gli “Angeli per un giorno”, progetto di volontariato promosso dal Movimento Regnum Christi. Da segnalare anche la presenza di alcuni familiari-volontari che riescono a garantire una presenza continuativa a sostegno dei propri cari e di altri residenti durante le attività laboratoriali e anche di operatori socio-sanitari, infermieri, ex dipendenti, educatori che dedicano qualche ora del loro tempo libero in attività pensate e proposte ai residenti. •

R.G.

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