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La rivoluzione
che archivia
i campanilismi

Il vescovo Giuseppe Zenti a Villafranca per l’annuncio della prima grande unità pastorale avviata a settembre [FOTOGRAFO]FOTO PECORA
Il vescovo Giuseppe Zenti a Villafranca per l’annuncio della prima grande unità pastorale avviata a settembre [FOTOGRAFO]FOTO PECORA
Il vescovo Giuseppe Zenti a Villafranca per l’annuncio della prima grande unità pastorale avviata a settembre [FOTOGRAFO]FOTO PECORA
Il vescovo Giuseppe Zenti a Villafranca per l’annuncio della prima grande unità pastorale avviata a settembre [FOTOGRAFO]FOTO PECORA

Unità pastorali nascenti e future. I campanili non saranno più i simboli e i riferimenti delle parrocchie. Sta per cambiare, e lo farà nel giro di tre-quattro anni, la geografia religiosa provinciale. Una rivoluzione storica, segno dei tempi e di una Chiesa in cammino autentico.

Il vescovo, monsignor Giuseppe Zenti ha invitato i parroci a collaborare tra loro, in vista delle future nuove unità pastorali che andranno a formarsi. È una necessità data dalla carenza di sacerdoti e dal fatto che il clero non riesce più a gestire ogni singola parrocchia della diocesi.

Per questo Zenti ha prescritto di avviare alcune forme di collaborazione tra le parrocchie delle zone contermini, che andranno a unirsi, o meglio a fondersi in un'unica unità pastorale (acronimo Up). Una super parrocchia nascerà nel bel mezzo dell'Est veronese, dall'unità di ben sette: quelle di Belfiore, Caldiero, Caldierino e le quattro di Colognola, Stra’, Pieve, San Zeno e Monte di Colognola.

Una unità pastorale da 20 mila fedeli circa, con sette chiese parrocchiali, che verranno gestite da un'equipe di quattro sacerdoti. Tra i sette parroci quest'anno, partiranno delle iniziative per creare più comunione, ma niente di più al momento. Tuttavia il parroco di Belfiore, don Roberto Pasquali, ha già informato la comunità della nuova prospettiva e organizzazione pastorale futura, mentre il parroco di Caldiero, don Luigi Grifalconi, sta compiendo i primi passi in tal senso, in seno al proprio Consiglio pastorale parrocchiale.

Un esempio per la futura nuova unità pastorale di Belfiore, Caldiero e Colognola, sempre nell'Est veronese, è quella in essere da anni tra le parrocchie di Soave, Castelletto, Castelcerino e Fittà, ora amministrate dal parroco don Stefano Grisi, con un vicario parrocchiale e due collaboratori, tra cui l'ex parroco Luigi Verzè, rettore del Santuario della Madonna della Bassanella.

Un’evoluzione dell'Up Star (Ronco all'Adige, Albaro, Scardevara e Tombazosana) avviata da otto anni, è stata annunciata ai fedeli all'ingresso del nuovo parroco, don Davide Fadini. Si tratta dell'unificazione dell'Up di Ronco con l'unità di Albaredo, Coriano, Presina, Miega e Michellorie. In totale la futura nuova unità pastorale con le nove parrocchie di Ronco e Albaredo, sarà gestita da tre sacerdoti e dunque don Fadini, sarà a tutti gli effetti, l'ultimo parroco di Ronco. Al momento Zenti ha deciso di nominare un solo vicario parrocchiale per tutte e nove le parrocchie, come primo passo verso l'unificazione delle Up.

Vicino ne sorgerà una nuova. Il parroco di Oppeano, don Giuseppe Facci, ha annunciato la formazione dell'Unità di Oppeano, Vallese, Ca' degli Oppi, Isola Rizza e Mazzantica da oltre 12 mila parrocchiani. Spostandoci nell'ovest della provincia, è stata avviata a settembre con il cambio dei preti la formazione dell'Unità di Villafranca, una super parrocchia da 28 mila abitati che coinvolge quattro parrocchie: duomo, Quaderni, Rosegaferro e Madonna del Popolo. Stanno raggruppando le quattro parrocchie villafranchesi monsignor Giampietro Fasani e il coparroco don Daniele Cottini (che otto anni fa ha reso possibile e viva l'Up di Ronco), insieme a don Gianluca Bacco e a don Claudio Sacchiero.

Passi verso una chiesa in trasformazione e che sta smantellando i campanili, intesi come riferimento secolare di una comunità di credenti. Fedeli che si dovranno assumere maggiori oneri e responsabilità e dovranno imparare a spostarsi maggiormente, perché la propria chiesa parrocchiale non sarà più una chiesa di mattoni fisica, ferma in un posto, ma una chiesa più missionaria e itinerante a servizio di un territorio sempre più vasto.

Zeno Martini

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