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La «Pax veneziana»? Macché, furono battaglie

Arcole è conosciuto per la battaglia avvenuta nel novembre del 1796 tra le truppe di Napoleone e quelle austriache. Ma in occasione della recente Fiera nazionale di San Martino, Arcole Doc e Radicchio di Verona Igp, è stata distribuita alla popolazione la terza pubblicazione della serie «Sulle tracce di Arcole», itinerari turistici che stavolta si concentrano sul «Percorso veneziano», pubblicazione curata, nei testi e nelle foto, dallo storico Claudio Soprana. È stata edita dall’amministrazione comunale di Arcole e seguita per il Comune dal consigliere delegato Riccardo Godi che, con questo progetto culturale, intende far conoscere e valorizzare le ricchezze naturali, artistiche e storiche di Arcole. «Con il percorso veneziano vogliamo far conoscere la storia di Arcole quando era dominata dalla Repubblica di Venezia», racconta Soprana. «Si tratta di un periodo di tempo molto ampio, valutabile in circa quattro secoli: dalla caduta degli Scaligeri (fine del XIV secolo) alla venuta di Napoleone (fine del XVIII secolo)». Il 23 giugno 1405 si ha la Dedizione di Verona “La Fedele” (al cui territorio apparteneva anche Arcole) a Venezia, sancita con la Bolla d’oro (16 luglio) del Doge Michele Steno che riconosceva i precedenti statuti della città. «Sebbene si sia soliti ritenere questa come un’età caratterizzata dalla cosiddetta “pax veneziana”, occorre tuttavia rilevare che proprio sul nostro territorio, si sono svolti numerosi conflitti che hanno coinvolto le genti che vi abitavano», evidenzia Soprana. «Dopo la fine ingloriosa degli Scaligeri, si ebbe un periodo burrascoso caratterizzato dalla breve dominazione Viscontea e dalla episodica occupazione Carrarese, durante la quale vennero distrutte tutte le carte, atti e memorie relative ai governi veronesi degli Scaligeri e dei Visconti, cosicché oggi non esiste un archivio scaligero e i pochi documenti conosciuti provengono da località lontane». Anche la successiva guerra di Milano e Mantova contro Venezia (1439) ebbe come teatro queste aree, così come le vicende belliche conseguenti alla Lega di Cambray (1508) vide gli eserciti di mezza Europa stazionare per lungo tempo in questi paesi e svolgere le principali azioni militari sopra questi territori. Nel periodo veneziano il territorio di Arcole, anche se in prevalenza paludoso ed incolto, fu oggetto di cospicui investimenti fondiari. A partire dal XIV secolo si insediarono nel paese alcune nobili famiglie come i Boniventi, i Malaspina, i Pellegrini, i Maffei, gli Ottolini, i Cavalli e vari enti ecclesiastici tra i quali il più importante fu il monastero di Santa Maria in Organo di Verona. Tra il 1406 e il 1417, dopo la sottomissione di Verona alla Repubblica di Venezia, i beni della Fattoria Scaligera vennero venduti all’asta.

Zeno Martini

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