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La Grande guerra a scuola con le penne nere in cattedra

Grande guerra, alpini in marcia
Grande guerra, alpini in marcia
Grande guerra, alpini in marcia
Grande guerra, alpini in marcia

Sono riusciti a calamitare l'attenzione degli studenti per tre ore, raccontando la Grande Guerra con rigore storico ma soprattutto con quel cuore che da sempre contraddistingue il loro operato nella trincea della vita. È stato questo aspetto a fare presa sugli alunni di terza media della scuola Gino Fano di Colognola che in cattedra, per riflettere sul centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, hanno trovato gli alpini. A FARE LORO da «padrona di casa» è stata la dirigente dell'Istituto comprensivo Donatella Mezzari che, con ragazzi e docenti, ha accolto in aula magna Agostino Dal Dosso, capozona della Val d’Illasi, Enrico Martini del Circolo culturale Balestrieri, il capogruppo degli alpini del paese Renzo Dal Ben, il direttore della rivista Il Montebaldo Vasco Senatore Gondola, un gruppo di alpini della sezione locale, Marco Bovi e Gianpaolo Zumerle della squadra della Protezione civile della vallata con altri volontari, e il sindaco Claudio Carcereri de Prati, anch’egli un alpino. Le penne nere hanno proiettato per gli studenti un documentario realizzato con filmati originali sulla guerra; guidati dal professor Gondola hanno riflettuto sulla storia del corpo alpino e sul ruolo di quest'ultimo. Gli alpini hanno pure portato a scuola diversi reperti, molti dei quali rinvenuti sui fronti, che gli alunni hanno così avuto modo di toccare con le loro mani, mettendosi pure in testa degli elmetti italiani, americani, tedeschi e russi, accompagnati dalle spiegazioni di Martini. I giovani studenti hanno potuto vedere, inoltre, documenti fotografici, contenitori originali di maschere a gas tedesche e passarsi di mano in mano molti altri reperti che li hanno messi a contatto diretto con la storia. IL SINDACO Carcereri de Prati ha raccontato loro della sua esperienza nel corpo degli alpini durante la leva militare, mettendo in evidenza non solo il ruolo che hanno gli alpini in armi ma anche il grande apporto solidale che garantiscono in caso di emergenza. A questo proposito sono intervenuti gli uomini della Protezione Civile che si sono definiti il trait-d’union tra l'aspetto militare e quello sociale del mondo alpino, informando i ragazzi sui loro interventi. Tra gli alpini e i ragazzi è nato un dialogo interessante che ha coniugato storia e cultura, valori e attualità, mondo e territorio, tanto che Dal Dosso e Dal Ben hanno espresso il desiderio di riprenderlo in primavera con un incontro nella baita alpina del paese, dove gli alunni, le loro famiglie e i docenti vivranno un momento ulteriore di riflessione storica ma anche ricreativo, all’insegna di quella fratellanza che è insita nel dna alpino. Per quell'occasione, su idea di Vasco Senatore Gondola e Renzo Dal Ben, si potrebbero anche premiare gli elaborati che gli alunni scriveranno sull’esperienza con gli alpini e sui temi trattati. •

Monica Rama

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