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La ciclabile cambia la viabilità
Vago presa d’assalto da veicoli

Il sottopasso tra Vago e San Pietro
Il sottopasso tra Vago e San Pietro
Il sottopasso tra Vago e San Pietro
Il sottopasso tra Vago e San Pietro

Il modo in cui è stata realizzata la pista ciclo-pedonale, utile per muoversi con maggior sicurezza a piedi o con la bici, non incontra il consenso di tutta la popolazione. Punto controverso, infatti, rimane la modifica apportata alla viabilità, sia in via Casale, ma soprattutto a Vago dove la strada provinciale della via Cara diverrà a senso unico dal sottopasso dell’autostrada fino alla rotonda delle Quattro strade. Così, a lavori conclusi, dal centro di Vago non si potrà raggiungere la rotonda perché i veicoli in direzione nord non passeranno più dal sottopassaggio, ma saranno obbligati a svoltare a sinistra prima e ad entrare nel quartiere in cui si trovano biblioteca, elementari di Vago e chiesa. Tutto ciò per raggiungere, poi, il ponte che in via San Rocco permette di andare in direzione nord, sovrappassando la A4. Nel sottopasso autostradale di via Monte Lessini potranno transitare, per raggiungere la strada Regionale 11, solo veicoli in direzione sud.

Molti abitanti di Vago si domandano perché l’amministrazione non abbia parlato con loro, prima di decidere di modificare la viabilità dal centro abitato verso la val di Mezzane, rischiando di creare intasamento e pericolo nel quartiere in cui si trovano «luoghi sensibili» e di grande afflusso di persone. Oltre a rendere caotica e rischiosa la circolazione in via San Rocco, strada del tutto inadeguata all’aumento del traffico. Neanche i commercianti di Vago gradiscono la rivoluzione viabilistica perché, secondo loro, toglierà clienti ai negozi del paese già pesantemente penalizzato dai molti supermercati che circondano la frazione da ogni lato.

Ma il sindaco, ad un all’università popolare di Lavagno, ha annunciato che questa viabilità potrà essere rivista quando sarà allargata la strada che dal sottopasso autostradale porta alla rotonda delle Quattro strade. Un lavoro che si potrà realizzare grazie alla promessa di cessione del terreno necessario fatta da un privato.

Allora, però, per il ripristino della viabilità nei due sensi di marcia attraverso il sottopasso, si dovrà risolvere il problema che nasce proprio con la creazione della nuova pista. Oggi, infatti, nel sottopasso, la carreggiata è stata ridotta perché occupata in parte dall pista. Una soluzione potrebbe essere quella di far passare la ciclo-pedonale in un altro tunnel già esistente sotto l’autostrada, a destra del sottopasso, per chi proviene dalle Quattro strade, e uscire proprio davanti alla biblioteca comunale. Oppure si potrebbe ridurre la larghezza della pista nel sottopasso. Comunque, il transito nel sottopasso dovrebbe essere vietato, con tutti i mezzi possibili, ai camion che troppo spesso vi si incastrano, visto che la sua altezza è di soli 3.80 e più di qualche conducente sembra ignorarlo nonostante tutti avvisi ben in vista.G.C.

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