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La biblioteca fa il pieno Crescono lettori e prestiti

Libri: a Colognola la lettura va di moda
Libri: a Colognola la lettura va di moda
Libri: a Colognola la lettura va di moda
Libri: a Colognola la lettura va di moda

In controtendenza con ciò che accade a livello nazionale, dove l’Istat dà i lettori in calo, a Colognola si legge. Anzi, si legge sempre di più. Lo attestano i dati della biblioteca comunale Gino Sandri, che nel 2017 ha registrato aumenti su molti fronti. I numeri più significativi riguardano l’utenza che, rispetto all’anno precedente, è aumentata del 6,7 per cento, facendo raggiungere quota 3.028 iscritti. Anche i prestiti sono in ascesa: 17.259 con un innalzamento del 7,3 per cento. Ragguardevole pure il patrimonio della Sandri, che conta 18.936 esemplari, di cui 18.524 libri, 219 dvd e 33 audio, con un incremento, rispetto al 2016, di 734 pubblicazioni. Attivi interprestiti e prenotazioni: i colognolesi hanno richiesto alla Sandri 3.272 volumi provenienti da altre biblioteche e sono stati 2.392 quelli domandati da altre biblioteche. Migliaia anche le prenotazioni eseguite, di cui 2.326 in sede e 2.014 eseguite autonomamente dai cittadini tramite il portale del Sistema Bibliotecario. Mantengono il primato nella lettura le donne che sono risultate 1.816 contro 1.212 uomini. Le fasce che annoverano i lettori più assidui sono quelle fra i 7 i 18 anni (1.085) e fra i 36 e i 60 anni (842), ma anche la fascia intermedia tra i 19 e i 35 è considerevole (801). In paese pure i piccini crescono tra parole e immagini, tant’è che ci sono stati 47 prestiti di libri per bimbi da 0 e 6 anni. Insomma a Colognola pare che si cresca a pane, libri e lettura, e ciò grazie anche alla collaborazione che la Sandri ha con le scuole del territorio: arrivano in biblioteca, accompagnati dalle educatrici, i bambini dell’asilo nido e, mensilmente, gli alunni delle scuole dell’infanzia, ai quali vengono proposte bibliografie tematiche in accordo con i docenti. Un bel risultato frutto anche del lavoro dei gruppi di lettura e di altre tante iniziative: progetti per la formazione di lettori critici e letture ad alta voce tenuti da esperti, come «Esploratori di storie», «Dire, fare...», «Il Veneto legge», «Storie col ciuccio», «Storie della buona notte». Soddisfatto dei risultati è il sindaco Claudio Carcereri de Prati, avvocato e docente universitario cui compete l’assessorato alla Cultura: «Se utenza e prestiti aumentano sempre più, è segno che l’ambiente è accogliente con buona dotazione patrimoniale e il personale preparato, disponibile e divulgatore delle iniziative che il comitato di indirizzo sa ideare con impegno e competenza». Ma secondo il sindaco c’è di più: «Non va dimenticato che Colognola è un paese con una tradizione culturale particolare e forte, basti pensare all’elevato numero di ville e corti che ci sono, oltre una cinquantina, che nel passato attiravano villeggianti e uomini di cultura, fra cui, ad esempio, l’umanista Jacopo Bonfadio che qui soggiornò a villa Peverelli nel 1541 e per il paese compose una lirica». Bonfadio, definito da Benedetto Croce uno dei più illustri letterati del Rinascimento, era uomo di spicco nel panorama culturale del tempo: pare che a Colognola fosse stato ospitato con l’amico Marcantonio Flaminio, altro umanista, e con il vescovo di Verona Giberti. «I visitatori consentivano uno scambio di idee e conoscenza continuo», prosegue il sindaco, «senza contare che molte famiglie che abitavano questi palazzi lasciavano poi le loro biblioteche al Comune. Tutto ciò ha contribuito a creare in paese un clima culturale vivace, una propensione al sapere e alla conoscenza di cui i libri sono veicolo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Monica Rama

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