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L’ultimo volo del Comandante sarà accompagnato da Zenti

Prospero Antonini con il vescovo Giuseppe Zenti prima di sorvolare insieme i cieli di Verona
Prospero Antonini con il vescovo Giuseppe Zenti prima di sorvolare insieme i cieli di Verona
Prospero Antonini con il vescovo Giuseppe Zenti prima di sorvolare insieme i cieli di Verona
Prospero Antonini con il vescovo Giuseppe Zenti prima di sorvolare insieme i cieli di Verona

Nel settembre 2015 il pilota ha accompagnato il vescovo in volo sui cieli di Verona e domani toccherà al vescovo Giuseppe Zenti il compito di accompagnare il pilota nel suo volo verso il cielo. Sarà infatti il monsignore della diocesi di Verona a celebrare la cerimonia religiosa di saluto del pilota Prospero Antonini, morto nell’incidente aereo di alcuni giorni fa sulle colline della Valpolicella e originario di Raldon. Ai funerali, fissati per le 14.30 nella chiesa di Santa Maria Maddalena nella frazione lupatotina, è facile prevedere che prenderà parte una moltitudine di persone. Ci saranno senz’altro i colleghi piloti del comandante Prospero Antonini, sia quelli di Boscomantico sia quelli di Alitalia; non mancheranno le penne nere di Raldon e neppure gli amici dell’associazione don Bernardo Antonini, fratello, quest’ultimo, di Prospero per il quale è stata avviata la causa di beatificazione. E ci saranno anche i molti amici che una persona benvoluta da tutti come il «Comandante», così era chiamato per i suoi trascorsi da pilota di Boeing Alitalia e per l’innata autorevolezza che promanava da lui, aveva a Verona e in giro per l’Italia. Il vescovo Zenti aveva riferito anche sul nostro giornale dell’esperienza di volo fatta nel settembre 2015 a bordo di un aereo da turismo con Prospero alla cloche. Il presule aveva parlato delle visione dall’alto delle bellezze di Verona e provincia come di un’esperienza «bellissima ed emozionante» che aveva potuto fare grazie a «un veterano dell’Alitalia». Qualche tempo dopo sull’aereo guidato dal Comandante, per un giro sopra la città era salito anche don Fabrizio Mafessanti, parroco di Raldon che concelebrerà venerdì la funzione religiosa. «La scomparsa di Prospero è vissuta con dolore e profonda commozione dalla comunità di Raldon», dice il parroco. «Anche se lui non risiedeva qui era spessissimo in paese. Qui erano le sue radici familiari e per questo prevedo venerdì un chiesa gremita. Ho ricevuto molti avvisi di condoglianze anche dalla Russia e dal Kazachstan, lontana terra dove però molti avevano conosciuto e stimato don Bernardo Antonini. La morte di Prospero è per tutti noi una grave perdita. Per me poi lui era anche un amico personale e per questo la sua scomparsa mi ha colpito ancora di più». Sono circa una cinquantina i raldonati iscritti al gruppo Amici di don Bernardo Antonini, di cui il pilota era uno degli animatori. «Quando veniva a messa in paese in chiesa occupava i posti vicini alla tomba di suo fratello», racconta Dario Poli, attivista del gruppo degli Amici. «Se Boscomantico era la sua seconda casa, in pari posizione nel suo cuore c’era Raldon (Antonini abitava a Montericco di Arbizzano, nel Comune di Negrar, ndr) e non soltanto per l’attività del gruppo ma anche per quella degli alpini e degli amici della classe 1948, per cui stava pensando a organizzare un viaggio aereo in occasione del settantesimo compleanno. Per il suo funerale forse potrebbe arrivare qualche prelato dal Kazachstan». Le penne nere di Raldon gli tributeranno onori particolari, come anticipa il capogruppo locale Nicola Fedrigo. «Saremo alla cerimonia con il gagliardetto del nostro gruppo e dovrebbe essere certa anche la partecipazione del gruppo lupatotino e di una rappresentanza dell’aeronautica. Lo ricorderemo anche recitando la preghiera dell’alpino. Lui ha fatto tanto per noi e noi lo celebreremo come merita». Gli alpini di Raldon non possono dimenticare il sergente Antonini, loro iscritto da anni, che nel 2012, in occasione del venticinquesimo anniversario dell’apertura della baita alpina della frazione, festeggiato il 3 giugno, organizzò un evento spettacolare con il passaggio della pattuglia acrobatica Team Eurostar sopra il corteo di penne nere a piedi che sfilava per le vie del paese. Durante il passaggio, gli aerei rilasciarono in cielo una scia tricolore. Qualche anno dopo, durante una festa alpina svoltasi a Raldon, sempre grazie ai buoni uffici di Prospero, toccò a un elicottero sorvolare la manifestazione». La figlia Alice (allieva pilota nell’aviazione militare) e la moglie Loredana troveranno tanti amici al loro fianco nell’estremo saluto a Prospero, il Comandante. •

Renzo Gastaldo

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