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L’antica prebenda
a colle San Briccio:
arredi e suppellettili

La vecchia prebenda parrocchiale preesistente al forte: è il tema che sarà trattato dall’associazione All’ombra del forte, nell’ambito della primavera culturale, domenica 17 alle 15.30 in un locale attrezzato del forte di San Briccio. Parlerà il professor Giovanni Tosi, autore del libro Sulle tracce di una pieve, Parrocchia di San Briccio, 2014. La storia millenaria, le vicende anche della vita quotidiana, le fabbricerie, le confraternite, le ricorrenze sacre, la consistenza dei terreni e delle decime, l’identità e la struttura dei fabbricati, delle ricchezze artistiche e delle suppellettili che erano parte della vecchia parrocchia e prebenda posta quasi alla sommità del colle di San Briccio prima della realizzazione del forte, sono già state documentate nel libro Memorie sotto la polvere. San Briccio e dintorni prima del forte, edito dal Comune di Lavagno e dall’associazione All’ombra del forte nel 2013.

Una narrazione che non si è accontentata di riportare le già note informazioni delle visite pastorali effettuate a San Briccio nel corso dei secoli dai vari vescovi di Verona, ma ha scavato a fondo nell’archivio di questa parrocchia, trovando un prezioso documento dal titolo Libro delle memorie, pubblicato nel testo Memorie sotto la polvere, assieme al Centone di storia (su San Briccio), manoscritto di don Antonio Pighi del 1919.

Il professor Tosi ha aggiunto la sua ricerca, analizzando gli arredi sacri dell’ antica pieve. Una chiesetta piccola quella sul monte, 18 metri di lunghezza per 10 di larghezza, che accoglieva a fatica la popolazione che vi gravitava attorno, soprattutto, come racconta don Giustino Lonardi (parroco a San Briccio dal 1853 al 1882), nell’occasione degli esercizi spirituali del 1862, predicati dai padri gesuiti Ambrosi e Pullev, quando la gente era obbligata a sostare sul sagrato.

La capienza limitata ed anche la difficoltà di raggiungerla indussero don Serafino Manzatti (parroco dal 1882 al 1908) a chiedere all’Esercito italiano di acquistare anche la chiesetta, oltre agli altri immobili della prebenda sul colle. Così tutte quelle costruzioni, esistenti almeno dalla seconda metà del 1400, vennero demolite all’inizio del 1883, quando incominciarono gli scavi per l’edificazione del forte.G.C.

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