«Erano sicuramente in tanti: siamo arrivati dopo pochi minuti ed erano già spariti».
Con sette moto da cross. Massimo Gamba mostra il vetro antisfondamento infranto dai ladri, i segni sulla saracinesca e il cancello attraverso il quale si sono dati alla fuga. Erano le tre di notte. E il giorno dopo alla Italparts di Campagnola di Zevio, concessionaria e officina di moto off-road, a Mauro e Massimo Gamba tocca fare la conta dei danni.
Due enduro appena usciti dalla fabbrica, uno dei quali ancora da immatricolare, altri due usati presi in conto vendita. Più tre moto lasciate a riparare. Un valore complessivo di almeno 25 mila euro, che si va a ad aggiungere ai danni al capannone.
I ladri sono entrati attorno alle 3, scavalcando il cancello di via Carducci. Sono riusciti ad aprire il cancello elettrico, poi hanno sfondato una delle vetrate laterali e hanno cercato di tagliare la saracinesca di metallo. Non ci sono riusciti e allora hanno fatto perno e l’hanno sollevata.
L’allarme, collegato al telefono dei titolari, è suonato subito. Ma nel breve tragitto che separa l’abitazione di Gamba a Pozzo e Campagnola, la banda è riuscita a dileguarsi nella notte.
È stato anche tranciato il lucchetto di un cancello vicino, che porta prima a una cava e poi in mezzo ai campi. Si ipotizza quindi che gli intrusi, o almeno una parte di loro, abbiano spinto gli enduro al buio in aperta campagna, per evitare di essere intercettati dalle forze dell’ordine.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di San Bonifacio. Sono stati rinvenuti un piede di porco, un cacciavite e delle tronchesi.
Qualche anno fa la Italparts aveva subito un altro furto: i ladri avevano rubato un caterpillar nella cava adiacente al capannone e avevano sfondato l’ingresso. Migliaia di euro di danni per un bottino di una manciata di euro: nel registratore di cassa c’erano soltanto le monetine. Massimo scuote la testa: «Uno si spacca la schiena per tutta la vita, e poi in un attimo arrivano questi e rovinano tutto».