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Isolina fatta a pezzi per salvare l’onore

Bassorilievo raffigurante Isolina Canuti, vittima di femminicidio. Si trova a Verona   in vicolo Chiodo
Bassorilievo raffigurante Isolina Canuti, vittima di femminicidio. Si trova a Verona in vicolo Chiodo
Bassorilievo raffigurante Isolina Canuti, vittima di femminicidio. Si trova a Verona   in vicolo Chiodo
Bassorilievo raffigurante Isolina Canuti, vittima di femminicidio. Si trova a Verona in vicolo Chiodo

MEZZANE. La biblioteca comunale in collaborazione con l’associazione culturale I Ruini, ha organizzato per venerdì 8 marzo una serata di lettura in occasione della festa della Donna. Aperta al pubblico con ingresso gratuito, si terrà nella sala civica della biblioteca Andrea Porta, adiacente a Villa Maffei, sede comunale, dalle 20.30. Al centro dell’evento sarà la vicenda di Isolina Canuti come viene raccontata nel libro che Dacia Maraini ha dedicato a questa ragazza veronese di 19 anni morta per violenza. Il testo narra la sua tragica vicenda e la sua morte rimasta impunita. Isolina Canuti, figlia di un mugnaio, ai primi del ‘900 era corteggiata da un ufficiale dell’esercito ed era rimasta incinta. Per tutelare l’onore dell’esercito e dell’ufficiale, il tenente degli Alpini Carlo Trivulzio, la diciannovenne fu soffocata per farla tacere mentre un’ostetrica la stava facendo abortire sul tavolaccio dell’osteria del Chiodo. Il corpo della povera ragazza, fatto a pezzi, venne ritrovato più tardi sul greto dell’Adige avvolto in un fagotto. L’accusato, alla fine del processo, venne assolto e la ragazza passò anche per una poco di buono. Una tristissima storia di sopraffazione, di violenza e negazione della giustizia ai danni di questa povera donna. Ma ai danni anche del giornalista Todeschini che non accettava quella sentenza e pretendeva che venisse riaperto il caso perché le prove in suo possesso, secondo lui, dimostravano la colpevolezza di Trivulzio e di quanti lo avevano aiutato e protetto. Alla fine, però, anche Todeschini venne condannato per aver diffamato il tenente e l’esercito. La lettura dei brani del testo della Maraini in biblioteca sarà affidata ad un gruppo di donne di Mezzane che si cimenteranno nella drammatizzazione di una riduzione teatrale del racconto. In questo modo, oltre a festeggiare la donna, la biblioteca continua la propria attività di divulgazione e di promozione della lettura, nel solco delle iniziative pomeridiane che ormai organizza da tempo. GREZZANA. Sipario sul «Il mondo in rosa», un mese di iniziative per l’8 marzo, venerdì alle 21 al teatro Valpantena: comincia con la Compagnia Zelda e lo spettacolo Una donna sola che Dario Fo e Franca Rame hanno messo in scena per la prima volta nel 1977 e riproposta da Filippo Tognazzo, protagonista Marica Rampazzo. Una donna sola, che avvalendosi delle sue divertenti esagerazioni - tra farsa, tragedia, ironia, amore e molestie - invita a riflettere e a prendere coscienza della quotidianità. Sabato, alle 17, nella Sala Bodenheim del centro culturale Eugenio Turri di via Segni 2, sarà inaugurata la mostra collettiva «Visione donna», nell’atrio della biblioteca comunale, allestita dal nuovo gruppo GrezzanArte, che sostituisce il Circolo Artisti. Sedici artisti che nelle loro opere interpretano in maniera personale il mondo della donna. La mostra resterà aperta fino al 30 marzo negli orari di apertura della biblioteca comunale. Giovedì 14, alle 20.45, sempre in Sala Bodenheim, «La Svolta nei racconti di dieci donne» di Loretta Micheloni e Claudia Farina. Un libro che, affrontando il tema del mondo femminile con le sue fragilità e le sue doti, fa anche un’analisi della società odierna, con tutti i suoi apparati. Mercoledì 20 alle 20.45 in Sala Bodenheim, a cura del Gruppo Donne Insieme, verrà proposto il «Ritorno a casa» di Dario Dalla Mura ed Elena Peloso. Un audiovisivo introdotto da Marta Fischer già docente di lettere, che racconta il ritorno in Italia, nel 1945, di migliaia di ex deportati e internati, fermati a Pescantina. Qui i residenti del paese, le donne in prima linea, allestirono un campo, accolsero e aiutarono questi soldati. Una storia, completata dalle testimonianze di alcuni protagonisti di quel periodo, che sottolinea lo spirito di accoglienza e solidarietà della nostra gente. Ingresso libero a tutti gli eventi. A.SC. LAVAGNO. L’Universo femminile raccontato in poesia e in canto: quello organizzato da Elisa Zoppei dell’Associazione di promozione socio-culturale Il Cigno, in collaborazione con l’Università Popolare di Lavagno, nella sala civica di Vago sabato 9 alle 16.30, è un evento programmato per celebrare la festa della donna. Le poesie che verranno recitate e gli intermezzi musicali che saranno cantati vogliono raccontare l’universo femminile e vedranno sfilare, assieme a Marisa da Verona, le poetesse e i poeti più conosciuti del nostro territorio: Agnese Girlanda, Annamaria Lavarini, Diana Maimeri, Bruno Castelletti, Anita Peloso Vallarsa, Gabriella Garonzi, Rosanna Ruffo e Giuseppe Terragnoli. Quest’ultimo, con la sua Ornella, intratterrà il pubblico con vivaci intermezzi canoro musicali. Seguirà un momento conviviale. L’ingresso è libero. G.C. SOAVE. Prende il via dopodomani da Gaia Spazio mamme, il ciclo di incontri rivolti alla sfera femminile per insegnare alle donne a prendersi cura di loro stesse e a stare attente alle richieste che giungono dai loro corpi. Al centro prenatale e neonatale diretto da Ilaria Magrinelli (viale del Progresso, nella Zai di Castelletto)alle 20.30 la ginecologa Elena Cavaliere che terrà un focus sul perineo. A seguire, martedì 12 marzo è previsto un incontro mattutio alle 10, con la titolare di Kira, Barbara Marchi, che terrà un incontro dal titolo “La trasformazione delle nostre radici”. Martedì 19 marzo alle 20,30, la titolare di Gaia, Ilaria Magrinelli, accompagnerà e guiderà le partecipanti in una meditazione del «Primo Chakra». Infine giovedì 28 marzo alle 20,30, la psicanalista e psicoterapeuta Francesca Manfredi spiegherà cosa vuole una donna. • Z.M.

A.SC.

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