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Intervento di ristrutturazione del Delaini, ok della Provincia

Ponte Luigi Delaini sopra l’Adige tra Belfiore e Ronco
Ponte Luigi Delaini sopra l’Adige tra Belfiore e Ronco
Ponte Luigi Delaini sopra l’Adige tra Belfiore e Ronco
Ponte Luigi Delaini sopra l’Adige tra Belfiore e Ronco

È stato approvato nei giorni scorsi il progetto di fattibilità tecnico-economica per la sistemazione del ponte Delaini sul fiume Adige. La struttura di competenza della Provincia, lunga circa 195 metri, venne realizzata nel 1977 e si trova, per la precisione, sulla strada provinciale 39b «della Bova», come collegamento tra i due comuni di Belfiore e Ronco all’Adige. Diversi sono gli interventi, strutturali e non, previsti dal progetto. Sopra il ponte verranno sostituiti i sei vecchi giunti di dilatazione e verranno messi in sicurezza gli attuali marciapiedi, aggiungendo nuovi parapetti verso l’esterno. Sulla struttura, invece, il progetto prevede il risanamento degli ammaloramenti, dovuti soprattutto agli agenti atmosferici e alle infiltrazioni d’acqua. Inoltre, il ponte verrà messo a norma dal punto di vista antisismico, per un costo totale, tra progettazione e lavori, di 3,05 milioni di euro. L’intervento più complesso e oneroso contempla il «sollevamento» del ponte con l’ausilio di martinetti per bonificare le selle di appoggio e sostituire gli appoggi stessi alla base dell’intera struttura con nuovi sistemi antisismici. La partenza dei cantieri per la sistemazione del ponte Delaini è programmata per il secondo semestre del 2020. Ma qual è la storia del ponte Delaini? Questa struttura fu attesa per secoli dagli abitanti di Belfiore, che prima potevano raggiungere la sponda opposta solo utilizzando il traghetto: uno zatterone di legno che attraversava l’Adige collegato a funi e che portava persone, moto, biciclette e animali. Tutto ciò fino al 31 agosto 1969, quando il traghetto della Bova cessò la sua attività. L’inaugurazione del nuovo ponte, però, ci fu solo otto anni dopo, nella primavera del 1977. Fino ad allora, per andare a sud, bisognava recarsi fino a Zevio al ponte Perez, o ad Albaredo per attraversare il ponte costruito nel dopoguerra dagli Alleati. L’allora sindaco di Belfiore Paolo Dal Cero fece pressione sul governo per ottenere un sostegno economico, ma la richiesta restò inascoltata fino al 1974, quando l’allora ministro dell’Agricoltura, il rodigino Antonio Bisaglia, annunciò il finanziamento del ministero e con fondi europei. I consorzi di bonifica Zerpano e Valli Grandi si occuparono della progettazione e di affidare i lavori. Nella primavera del 1977 il terzo ponte sull’Adige dell’Est Veronese era terminato e fu intitolato allo scomparso presidente del consorzio Zerpano, l’ingegner Luigi Delaini. •

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