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In via Nobile la scuola inizia
tra i tanti rifiuti abbandonati

Sacchetti di immondizia in via Nobile nel quartiere Villaggio
Sacchetti di immondizia in via Nobile nel quartiere Villaggio
Sacchetti di immondizia in via Nobile nel quartiere Villaggio
Sacchetti di immondizia in via Nobile nel quartiere Villaggio

Non sono bastati un’ordinanza del Comune e le ronde dei carabinieri in congedo a risolvere il problema dei rifiuti abbandonati sul marciapiede in via Nobile a Villaggio Colognola.

I responsabili sono i soliti cittadini incuranti di rispettare i giorni deputati a una precisa tipologia di raccolta porta a porta. Eppure ogni famiglia dispone del calendario e di un bidoncino per l’umido consegnato in municipio con tanto di istruzioni sulla raccolta in più lingue straniere. Neppure l’andirivieni degli operatori comunali inviati a raccogliere l’immondizia abbandonata, riesce ad arginare la situazione poiché senso civico e rispetto pare non ci sia verso di infonderli.

Intanto in via Nobile i cittadini che conferiscono correttamente i rifiuti non ne possono più di sopportare la spazzatura che, non corrispondendo alla tipologia di raccolta giornaliera, non può essere raccolta dall’azienda incarica di raccoglierla porta a porta.

A farsi portavoce dei disagi quotidiani è Valentino Borgia, residente nel quartiere con la famiglia.

«Il problema è nato anni fa, è stato segnalato più volte al Comune. Oggi si raccoglie e domani si è daccapo. La causa sta in quei residenti che non conferiscono i rifiuti correttamente», spiega Borgia, descrivendo uno scenario poco edificante: «C’è chi abbandona l’umido sul marciapiede fuori dal bidoncino e lì rimane perchè la ditta non lo raccoglie non essendo dentro al recipiente; chi si ferma con l’auto e, vedendo il cumulo, ne approfitta per lasciare altra immondizia; chi conferisce i diversi tipi di rifiuti in giorni sbagliati. Non manca chi ruba i bidoncini agli altri. Insomma c’è gente che non rispetta le regole e nel quartiere c’è un ricambio frequente di residenti».

Un ricambio continuo di residenti ma restano sempre le stesse pecche, verrebbe a dire. «Qui giocano i bambini e con la ripresa della scuola (da oggi) saliranno e scenderanno dal pulmino con i sacchi sui marciapiedi, sparsi in più punti nella via», prevede Borgia. I residenti suggeriscono una soluzione: «Ci vorrebbero le telecamere per individuare e sanzionare chi abbandona i rifiuti».

Girando la richiesta in municipio, il sindaco Claudio Carcereri de Prati non si fa prendere alla sprovvista: «Ho già chiesto agli agenti la vigilanza del territorio e ho autorizzato e indicato anche i luoghi dove installare le telecamere», riferisce, «ma questa non pare essere la strategia più efficace, perchè questi dispositivi non possono evidenziare cosa c’è dentro al sacchetto depositato e a volte risulta difficile anche individuare la persona che conferisce in modo scorretto. Probabilmente», aggiunge, «si rischia di spostare il problema altrove perchè, individuata la tgelecamera, la spazzatura viene depositata dove non c’è l’occhio elettronico».

Nell’ultimo anno, il primo dell’amministrazione Carcereri, scorrendo delibere e ordinanze, le prese di posizione in merito non sono mancate. «Il gestore del porta a porta, il consorzio Quadrilatero, applica un bollo ai sacchetti segnalando l’irregolarità del contenuto e, non potendo portarli via, li lascia lì, così poi è difficile sapere a quale giorno di raccolta corrispondano».

Il primo cittadino aggiunge: «Le ronde dei carabinieri in congedo passano frequentemente, ma è capitato che, appena girato l’angolo, qualcuno ne approfitti e al giro successivo trovino immondizia dove poco prima non c’era. Il Comune, su circa 9 mila abitanti, ha quattro operatori, passano ogni giorno a raccogliere i sacchetti abbandonati, li portano all’Ecocentro. Questo non sarebbe loro compito», sottolinea Carcereri de Prati, «ma lo fanno per decoro pubblico, sottraendo inevitabilmente tempo ad altre mansioni».

In municipio, però, non si danno per vinti: «E’ allo studio un piano ulteriore di inasprimento che possa risolvere il problema, senza gravare troppo sulle tasche dei cittadini che già pagano per l’inciviltà di altri», fa sapere il sindaco. «L’ideale sarebbe avere delle guardie ecologiche 24 ore su 24 che aprano i sacchetti per verificarne il contenuto, ma questa soluzione, nel rispetto della comunità, dovrebbe essere compatibilmente economica. Stiamo vagliando, comunque, tutte le strategie possibili».

Monica Rama

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