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In tre lasciano il Consiglio «Il segretario va sospeso»

Il segretario comunale Paolo Abram, polemica in Consiglio per la sua presenza, avvallata dal sindaco
Il segretario comunale Paolo Abram, polemica in Consiglio per la sua presenza, avvallata dal sindaco
Il segretario comunale Paolo Abram, polemica in Consiglio per la sua presenza, avvallata dal sindaco
Il segretario comunale Paolo Abram, polemica in Consiglio per la sua presenza, avvallata dal sindaco

Zeno Martini Le tre consiglieri comunali di minoranza hanno abbandonato l’ultima seduta del Consiglio comunale a causa della presenza, come segretario comunale dell’assemblea civica, del dottor Paolo Abram, condannato a due anni di reclusione, in primo grado: a causa della sua partecipazione, le opposizioni hanno chiesto «per opportunità» la sospensione dall’incarico in municipio, fino alla conclusione del terzo grado di giudizio. «Stasera non voteremo nessun punto all’ordine del giorno, perché il gruppo di minoranza Nuova Arcole (rappresentato dalla capogruppo Anna Ferraro e dalla consigliere Michela Barana, ndr) con la consigliere del Pd Laura Cristani, vista la recente condanna in primo grado a carico del segretario Paolo Abram e vista la gravità dei capi di imputazione a lui addebitati quali frode e peculato, pur consapevoli che la vertenza penale a suo carico non è ancora conclusa, ritiene che, per tutelare gli interessi dei cittadini di Arcole rappresentanti da questa amministrazione comunale, sia auspicabile che il dirigente venga temporaneamente sospeso dal suo incarico, fino a quando il procedimento a suo carico verrà concluso e potrà essere altresì dimostrata, come noi tutti ci auguriamo, la sua completa estraneità ai gravi fatti di cui è accusato». Questa la dichiarazione è stata letta e messa agli atti della seduta dalla capogruppo Ferraro che ha concluso: «Abbandoniamo perciò la seduta consiliare in segno di protesta». A questo punto Ferraro, Barana e Cristani sono uscite dalla sala civica. Il sindaco Alessandro Ceretta ha proseguito l’assemblea consiliare mettendo ai voti il primo punto all’ordine del giorno. Ceretta infatti aveva già comunicato per iscritto alle consigliere che «i Comuni, nella scelta del segretario comunale, si attengono esclusivamente alle indicazioni fornite loro dall’Albo nazionale dei Segretari comunali, attraverso la Prefettura di Venezia». «Ad oggi la Prefettura di Venezia non ha comunicato l’assunzione di provvedimenti nei confronti del dottor Abram», ha spiegato Ceretta, «la vicenda penale che interessa il nostro segretario, non è ancora conclusa; nel nostro ordinamento vige la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio e, comunque, i fatti addebitati al dottor Abram, non riguardano atti del Comune di Arcole». «Il principio di continuità amministrativa», ha proseguito il sindaco, «esige la prosecuzione dell’incarico al segretario, in quanto la sua sostituzione imporrebbe il rifacimento di numerosi procedimenti (da lui avviati, ndr), pur in assenza di motivi giuridici. Assicuro comunque che il Comune si atterrà alle indicazioni che verranno fornite dalla Prefettura di Venezia», ha garantito ai consiglieri Ceretta. A questo punto, il Documento del sindaco per dare avvio all’ottava variante al Piano degli Interventi, è stato votato dalla sola maggioranza. La variante al Piano concerne lo sviluppo e l’adeguamento delle aree residenziali e produttive, le corti rurali e quelle storiche e i percorsi ciclabili «che vanno estesi, secondo quella che è stata l’indicazione dei cittadini», ha osservato il sindaco. Il quale, nella stessa seduta, ha anche comunicato una doppia variazione di delege nel proprio esecutivo. All’assessore Mario Gilberto Longo sono state assegnate anche le deleghe a Protezione civile ed ambiente, mantenendo la delega alla Sicurezza, che aveva già in precedenza. Il sindaco gli ha tolto invece la delega all’Ecologia, che è stata affidata al consigliere comunale Stefano Boseggia, il quale aveva già la delega alla frazione di Volpino. •

Zeno Martini

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