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In Consiglio la polemica per il cambio di assessore

Il municipio di Lavagno
Il municipio di Lavagno
Il municipio di Lavagno
Il municipio di Lavagno

Toni corretti, ma dibattito acceso nell’ultimo consiglio comunale a Lavagno. L’ordine del giorno prevedeva, tra l’altro, la delibera di condivisione dell’azione della Coldiretti per il commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal Ceta (l’accordo economico e commerciale globale tra Ue e Canada, ndr.) e alcune variazioni di bilancio. Tutti d’accordo nel dichiarare il loro appoggio all’azione della Coldiretti in difesa dei prodotti italiani che Ceta metterebbe in serio pericolo. Articolata, invece, la votazione sulle variazioni di bilancio: i tre consiglieri di minoranza presenti hanno votato contro, dichiarando di non aver avuto il tempo per informarsi. La maggioranza, invece, ha votato a favore, tranne la consigliera Alessandra Sponda che si è astenuta. Astensione dovuta alla decisione del sindaco Simone Albi di revocarle il mandato di assessore all’edilizia privata e di assegnare il posto al consigliere Claudia Caloi. Leggendo il documento di revoca, Albi ha dichiarato che la decisione è nata dalla richiesta del «gruppo consigliare di maggioranza che ha manifestato la necessità di un cambiamento della persona dell’assessore in considerazione di alcune criticità nel settore urbanistica edilizia, dove le strategie poste in essere non hanno prodotto risultati significativi e si sono, invece, accumulati ritardi nell’attività di pianificazione». Una revoca la sua, ha precisato il sindaco, che avviene «pur in presenza di un’attività personale dell’assessore contrassegnata da notevole impegno e competenza», e con il riconoscimento che «il provvedimento non implica alcuna valutazione delle qualità personali o professionali dell’assessore revocato e che anzi il sottoscritto sindaco conferma alla stessa la sua stima personale». Dopo la lettura del documento di revoca, il primo cittadino ha annunciato la nomina del nuovo assessore. Alle parole del sindaco è seguita la lettura del documento con cui l’ex assessore ha difeso il proprio operato definendo «prive di fondamento le accuse» rivoltele e rilevando che nessun membro del gruppo consigliare di maggioranza le aveva mai mosso osservazioni. Ha aggiunto, inoltre, di non aver avuto mai nessuna delega sulla gestione organizzativa dell’ufficio tecnico. «Delega e competenza che, per legge, spettano al sindaco e al segretario». Riuscendo a frenare a stento la propria emozione, Sponda ha elencato poi puntigliosamente il lavoro svolto sempre con precisione e impegno durante il proprio mandato e ha sottolineato i traguardi raggiunti in collaborazione con l’ufficio comunale di riferimento. Alla fine ha consegnato al segretario comunale il documento, chiedendo che venisse allegato al verbale della seduta. Nessuna contestazione è seguita alle sue dichiarazioni. Intervenendo, il consigliere di minoranza Marco Natali ha rilevato: «La maggioranza dimostra di essere in difficoltà al proprio interno perché all’ex assessore non viene contestato nessuno sbaglio». E, terminando l’intervento, ha lamentato come i documenti relativi al Consiglio comunale vengano resi disponibili sempre molto tardi. Cosa che non permette alla minoranza di prepararsi. Anche sulla convocazione del consiglio alle 19 ha sottolineato di non essere d’accordo perché ha impedito la presenza di un membro della minoranza. Il consigliere Massimo Moro senza mezzi termini ha dichiarato: «Nessuno degli assessori ha raggiunto gli obiettivi relativi al proprio mandato» e ha chiesto la revoca dell’assessore David di Michele perché la sicurezza non esiste a Lavagno e i furti nelle case sono in aumento. «Un paese si amministra con i fatti e non con le parole», ha dichiarato definendo «una follia il modo in cui è stata realizzata la pista ciclabile che dalle Quattro strade raggiunge Vago perché stravolge la circolazione nella frazione. Un fatto che danneggia molto i suoi commercianti». «I miei», ha risposto Albi, «sono provvedimenti di natura politica perché nella maggioranza c’è dibattito e io ho il compito di condurlo ad una sintesi». «Con il maresciallo Trudaiu, che comanda la stazione dei Carabinieri di San Martino competente anche per Lavagno», ha ribadito l’assessore Di Michele, «sono in contatto e ho chiesto l’intensificazione del pattugliamento dalle 17. Non paga strumentalizzare questo tema a fini politici». «Evidentemente», ha detto Moro, «io vivo in un altro Comune dove le telecamere non funzionano e dove i commercianti di Vago si lamentano delle decisioni degli amministratori». «Accuse inesatte», gli hanno risposto sia il sindaco che Di Michele ricordando che a lamentarsi è un solo commerciante e che l’amministrazione ha appena deciso di stanziare 53mila euro per potenziare le telecamere di sorveglianza. Alla fine della seduta, il consigliere Fausto Zenari ha annunciato che sono stati aumentati in media del 5 per cento i contributi comunali alle tre scuole materne e al nido. • G.C.

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