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Il vescovo Pizziol:
«Parlerò dei Pfas
anche con il Papa»

Il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol ha partecipato ad un incontro a Lonigo sui Pfas
Il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol ha partecipato ad un incontro a Lonigo sui Pfas
Il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol ha partecipato ad un incontro a Lonigo sui Pfas
Il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol ha partecipato ad un incontro a Lonigo sui Pfas

«Interesserò il Papa in maggio sulla questione del Pfas».

La Chiesa contro gli inquianti dell’acqua coi vescovi che scendono in campo e coinvolgono il Vaticano.

Il sostegno alle iniziative di protesta, ma anche proposta, per la contaminazione delle acque e dell’ambiente causata dalle sostanze perfluoro-alchiliche in un’ampia area compresa fra le province di Verona, Vicenza e Padova arriva dal presule di Vicenza Beniamino Pizziol. Che ha subito esibito un atteggiamento combattivo: non solo si è detto pronto a parlarne con Papa Francesco ma chiederà di prendere posizione anche i suoi colleghi di Verona e Padova, Giuseppe Zenti e Claudio Cipolla, ma ha anche rivelato che della questione-Pfas si sta anche interessando il segretario di Stato del Vaticano Pietro Parolin.

«Ha ricevuto una lettera riguardante questo argomento e, per questo, mi ha chiesto di approfondire il problema», ha spiegato venerdì sera, in un incontro pubblico svoltosi a Lonigo, nel Basso vicentino, Pizziol.

Il vescovo di Vicenza è a capo di una diocesi che comprende anche sei dei tredici Comuni veronesi ricompresi nella zona rossa, Arcole, Cologna, Pressana, Roveredo, Veronella e Zimella, oltre, sempre per quanto riguarda la nostra provincia, anche i vicariati di Montecchia di Crosara e San Bonifacio.

L’incontro con la benedizione della chiesa ai movimenti anti-Pfas era stato organizzato dalla parrocchia leonicena ed ha visto il vescovo parlare circondato da dodici mamme, un numero forse casuale ma comunque simbolico, fra le quali ce n’era anche una di Legnago, in rappresentanza dei gruppi veronesi. Sono state loro a raccontargli dell’angoscia che stanno provando dopo aver scoperto che i loro figli hanno valori elevati di Pfoa una delle sostanze che fanno parte della famiglia dei Pfas, nel sangue. Sconfortate per la poca chiarezza delle istituzioni, queste madri vogliono difendere fino in fondo le proprie famiglie, convinte che «è quello che devono fare le mamme per essere degne di essere chiamate con questo nome». Per questo, non senza commozione, venerdì sera hanno pregato assieme al vescovo, ma, soprattutto, gli hanno presentato proposte volte a coinvolgere lui e tutta la chiesa cattolica, anche il papa, nella battaglia.

Pizziol non ha né minimizzato la portata e gli effetti dell’inquinamento – definendo la situazione «grave e drammatica» - né si è tirato indietro di fronte alle richieste. «Questo è un problema di tutti, e tutti devono dare una mano per fare in modo che venga risolto», ha affermato. Ha poi spiegato che segue il caso-Pfas giorno dopo giorno «leggo tutti gli articoli che escono su questo argomento, che poi ritaglio e pongo in una cartellina», ha precisato. Ha poi sottolineato che i genitori no-Pfas stanno svolgendo un’azione di cittadinanza attiva molto importante. «Dovete approfondire il passato, usare tutti i mezzi che potete per informare cittadini ed amministratori ed impegnare la politica a rendere sana l’acqua», ha aggiunto Pizziol.

Che ha poi aggiunto un eloquente: «Non abbassate la guardia». Questo prima di rispondere si a tutte le domande. All’idea di coinvolgere i tre vescovi dell’area inquinata «sono sicuro che otterrò delle risposte positive, visto che sono molto sensibili a questi temi», ha anticipato come all’invito ad informare la stampa cattolica nazionale del problema-Pfas ed a partecipare alla manifestazione organizzata da comitati ed amministrazioni locali che si svolgerà domenica 8 ottobre, sempre a Lonigo. E non solo, perché, ora il vescovo Pizziol chiederà alle suore di clausura di pregare per la salute della popolazione ed ai parroci, che invero all’incontro di venerdì erano presenti in pochi, di chiudere le messe con una preghiera per il dono dell’acqua pulita.

Luca Fiorin

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