Il tour di Sanudo celebrato col vino in salsa medievale

Il vino prodotto con la Garganega coniugato alla storia locale, a Soave ha prodotto la manifestazione chiamata «Festa medioevale e del vino bianco Soave», da oggi a domenica nel borgo murato. Chi verrà a Soave farà un passo indietro nel tempo di qualche secolo, per ritrovarsi fra antichi mestieri, giocolieri, sbandieratori, dame e cavalieri, che animeranno la tre giorni organizzata dalla Pro loco. Tra le principali novità di questa edizione, c’è il ritorno della cena medioevale nel cortile di Palazzo del Capitano, stasera e domani, farà provare ai commensali l’emozione di un vero banchetto con pietanze medioevali. Per l’occasione sarà presente uno chef specializzato in questo tipo di cene d’altri tempi e la serata sarà accompagnata da giocolieri, musici e rappresentazioni in costume. La piazzetta del Soave sarà un punto di degustazione in piazza Mercato dei Grani, dove a farla da padrone saranno ovviamente il vino che porta il nome del paese, abbinato a specialità di pesce. È rimasta anche l’Isola del Gusto in piazza Foro Boario, con tensostruttura e varie proposte di piatti tradizionali e l’ormai immancabile Fontana del vino, che tanti turisti dimostrano di apprezzare e che sarà a Porta Verona. Anche quest’anno la festa sarà occasione per ricordare un particolare personaggio e un avvenimento storico: l’approfondimento sarà incentrato sulla figura di Marin Sanudo, politico e storico veneziano, cronista tra il XV e il XVI secolo. Nel 1483 Sanudo accompagnò il cugino Mario, nominato come uno dei tre sindaci inquisitori, in una spedizione nella terraferma veneziana. Viaggio che toccò anche Soave, un centro che colpì fortemente Sanudo e che non mancò di citare nel suo diario di viaggio, dal quale poi scrisse «Itinerario per la terraferma veneziana». Su Sanudo sarà incentrato un convegno, oggi alle 18,30, in sala Giuseppe Garribba dell’ex tribunale, richiamato anche da una delle sfilate della domenica. Proprio le sfilate con rievocazione storica, sono tra gli appuntamenti più attesi dai visitatori. Domenica due le sfilate in programma: una al mattino avrà per protagonista proprio Sanudo, accompagnato dagli Auditori Nuovi e figuranti in costume, che partirà da Porta Verona alle 10, per arrivare piazza dell’Antenna. Nel pomeriggio, la sfilata dei cavalieri in arme e degli sbandieratori attraverserà il centro storico dalle 16, per arrivare al parco della Rimembranza, dove si terrà un vero e proprio torneo medioevale tra cavalieri. Nel programma della festa non potevano mancare gli appuntamenti artistici e culturali, come il concerto della banda Monsignor Lodovico Aldrighetti, domani alle 20,45 in piazza Antenna; la cerimonia di investitura delle nuove castellane e degli spadarini della confraternita Imperial castellania di Suavia domenica alle 10,30; le visite al castello a cura di VeronAutoctona; la collettiva d’arte di maggio a cura del gruppo Soave in Arte domani e domenica dalle 10 alla chiesa dei padri domenicani; l’esposizione di rapaci notturni a parco Baccio Zanella; la mostra «L’Adige e la rete fluviale minore dell’est veronese» a cura dello storico Ernesto Santi; la mostra «Mondi senza fine» a cura di Omar Saggiorato e quella fotografica «Passeggiando per Soave» di Lella Vaccari. È stata confermata anche quest’anno la collaborazione con Soave Preview, evento a cura del Consorzio di tutela del Soave, che dalle 14 alle 22 di domenica, a parco Zanella, proporrà tutti i vini Soave del mondo in degustazione. Il biglietto si acquista in loco, a 10 euro per tre assaggi. Per i più piccoli verrà allestito in piazza Cavalli, domani e domenica, il Villaggio dei cavalli, uno spazio attrezzato dove grandi e piccini potranno emozionarsi con la loro prima cavalcata. Domenica ci sarà anche la possibilità di fare minitour del borgo in carrozza. A Porta Verona sarà montato il palco per le serate musicali: si terrà il Kaboom Party, domani sera dalle 21. Domenica toccherà alla discomusic, a cura di Radio 80. «La Festa medioevale del vino bianco Soave è una delle manifestazioni a cui il paese e i suoi cittadini sono più legati e anche la Pro loco», conferma il suo presidente Roberto Ferroli, «abbiamo voluto unire l’aspetto più festoso della manifestazione a quello storicoculturale, approfondendo la figura di Sanudo. Siamo felici di aver ripristinato la cena medioevale, un momento suggestivo per sentirsi immersi nel mondo di quell’epoca», conclude Ferroli. «Speriamo che il bel tempo ci favorisca». •