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Il suo cacciatore di ghepardi
vale il premio Federcaccia

Annalisa Santi
Annalisa Santi
Annalisa Santi
Annalisa Santi

Colognola si fa onore in campo letterario. Vive, infatti, all’imbocco della Val d’Illasi Annalisa Santi, insegnante vincitrice del concorso «Premio di Letteratura» proposto dalla Federcaccia di Firenze.

Il suo racconto Il cacciatore di ghepardi, che presenta una trama storica ambientata in Libia, ha stregato la giuria che le ha conferito il riconoscimento nel capoluogo toscano, garantendone la pubblicazione e assegnando alla giovane scrittrice, oltre a una targa, un viaggio premio in una località a suo piacimento.

«Penso che il racconto abbia entusiasmato i giurati per la complessità dell’affresco storico che fa da sfondo alla vicenda», spiega Annalisa Santi sintetizzando il suo scritto, «che si svolge nel maggio 1942 nel deserto libico, non lontano da Tobruk, luoghi recentemente tornati all’attenzione della cronaca. Qui il generale Rommel incontra un cacciatore di ghepardi, entrato nell’accampamento per saccheggiare viveri e munizioni; non ha un aspetto raccomandabile, ma Rommel ne coglie la viva intelligenza. I due, in apparenza appartenenti a due mondi lontani, scoprono di avere molto in comune: lo spirito di osservazione, la velocità di previsione degli eventi, la perseveranza, la resistenza fisica e mentale in un ambiente estremo come quello del deserto. Dalle intuizioni del cacciatore, Rommel trae lo spunto vincente per la presa di Tobruk, apice del successo dell’esercito tedesco nella Seconda Guerra Mondiale».

Santi ha scritto il racconto dopo aver letto la biografia di Desmond Young su Rommel, «un impareggiabile ritratto del generale più famoso della Germania. Così ho ricostruito la celebre figura della volpe del deserto nelle sue caratteristiche più note, come la resistenza, l’umiltà e lo spirito di sacrificio».

La vittoria ha riempito di entusiasmo l’autrice: «Sapevo che il racconto aveva nella ricostruzione storica il suo pregio, ma pensavo che i giurati avrebbero premiato una composizione più tecnica. Invece il mio titolo ha ottenuto una votazione altissima, mettendo d’accordo giurati di sensibilità differente. Apprezzato è stato poi il ritmo veloce della narrazione. È lo stile semplice e sospeso che utilizzo anche a scuola, per carpire l’attenzione degli studenti».

Il racconto di Santi è contenuto in un’antologia che gli interessati possono richiedere telefonando allo 055.216126 o inviando una email a fidc.firenze@fidc.it.M.R.

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