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Il servizio prelievi non si ferma
Dal sindaco proroga di tre mesi

Salute: il punto prelievi non si ferma e si rimette in moto l’iter per l’apertura della seconda farmacia a San Giovanni Ilarione. La Giunta del sindaco Giovanni Marcazzan ha infatti formalizzato la proroga fino al 30 settembre della convenzione con la «Fondazione Don Mozzatti d’Aprili» per lo svolgimento del servizio rivolto agli ultrasessantacinquenni e agli esenti ticket: la convenzione, sottoscritta dalla precedente amministrazione, scadeva infatti il 30 giugno. Le prossime giornate di apertura del punto prelievi saranno dunque il 17 luglio, il 7 e 28 agosto, il 4 ed il 18 settembre.

Su quello che succederà dal 30 settembre in poi, al momento non ci sono certezze, a parte il fatto che il sindaco Marcazzan si sia già attivato per verificare la possibilità che il servizio (gratuito per i cittadini, ma con una compartecipazione economica del Comune) possa essere svolta da volontari con adeguate competenze. Riguardo all’accessibilità al punto prelievi, ovvero alle prenotazioni, basta rivolgersi all’assistente sociale ogni giovedì, dalle 9 alle 12.

Restando in qualche modo in tema di salute, va segnalato che tra i primi atti formalizzati dal nuovo Consiglio comunale c’è quello con il quale è stato autorizzato l’assegnatario che potrà aprire la seconda farmacia del paese, ad individuare il luogo che ritiene più idoneo per l’attività. Il primo cittadino Marcazzan, nel ricostruire tutta la vicenda, ha spiegato che quello individuato cinque anni fa - allo scadere dell’amministrazione del sindaco Domenico Dal Cero, seguito dall’insediamento di Ellen Cavazza - che si trovava in un’area a sud del paese, all’incrocio tra viale dell’Industria e via De Gasperi, ancora oggi è un’area in cui si può edificare ed è libera.

Poco male, vien da dire, perché a fronte del fatto che il bando regionale per l’assegnazione delle sedi di nuove farmacie sia datato, solo ad inizio di quest’anno (causa una serie di ricorsi amministrativi) la Regione ha emesso il relativo decreto, assegnando ai vincitori del bando sei mesi di tempo per aprire. Stante la situazione ilarionese, dove l’area in origine indicata non è mai partita e, stante questa situazione, l’assegnatario ha ottenuto dalla Regione una proroga di qualche mese e dal Comune il via libera a scegliersi «casa», fermo restando il rispetto della distanza di legge di 200 metri dalla farmacia esistente.

Nadia Bevilacqua, che oggi siede in minoranza e che quando il Comune chiese la seconda farmacia era assessore, ha chiesto la verifica della possibilità di prorogare l’accordo pubblico-privato, scaduto, per realizzare la farmacia là dove era stata prevista. Marcazzan, pur dicendosi piuttosto dubbioso a riguardo, si è però impegnato a valutare la questione, nel caso in cui venisse chiesta la riapprovazione del Piano di intervento su quell’area. Ha infine ricordato l’aspetto che per lui è più rilevante e cioè quello relativo all’interesse pubblico, legato all’apertura di una seconda farmacia, che è stato sempre riconosciuto anche prima della sua amministrazione, ovvero dalle entrambe quelle che l’hanno preceduta.P.D.C.

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