<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il ricordo
dei trenta
scampati
alla fucilazione

Scamparono alla fucilazione, e da allora, ogni anno, ringraziano San Marco per la grazia: sono gli abitanti della contrada Grumolo, a Montecchia di Crosara, che il 25 aprile 1945, nel giorno della Liberazione, in trenta vennero messi al muro per una rappresaglia tedesca. Era sparito un soldato tedesco e gli occupanti pensarono subito che fosse stato ucciso dai partigiani: per questa ragione predisposero la vendetta scandendo un ultimatum che i trenta messi al muro vissero con terrore. Il soldato che mancava all'appello venne ritrovato in una stalla, ubriaco, poco prima che i mitra scattassero ed i trenta furono liberi. Era il giorno che il calendario dedica a San Marco e la salvezza venne interpretata come una grazia ricevuta per sua intercessione. Iniziò così la devozione a San Marco a cui, nel 2002, venne eretta una cappella votiva che è diventata il cuore della contrada. Da quell’anno la commemorazione al Grumolo è diventata quella ufficiale del giorno della Liberazione. Sarà così anche oggi, con la messa alle 8 al capitello e poi con l'alzabandiera seguito dal rinfresco. Nel corso degli anni la commemorazione è diventata occasione per ritrovarsi con una festa, a tutto il paese: alle 10.15 c'è la sfida calcistica tra scapoli e ammogliati e alle 12.30 il pranzo con gli Alpini. Alle 17.30 appuntamento al capitello per la recita del Rosario e al termine l'apertura dei chioschi enogastronomici a cura degli Alpini di Montecchia e l'animazione. Alle 21 l'estrazione dei premi della sottoscrizione. P.D.C.

Suggerimenti