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Il presidente di Melegatti in Consiglio comunale

Giacomo Spezzapria, presidente di Melegatti
Giacomo Spezzapria, presidente di Melegatti
Giacomo Spezzapria, presidente di Melegatti
Giacomo Spezzapria, presidente di Melegatti

Dallo stabilimento della Melegatti di via Monte Carega a San Giovanni Lupatoto sono uscite le prime colombe. La notizia è stata data in Consiglio comunale dal presidente della società dolciaria Giacomo Spezzapria, intervenuto su invito del sindaco Attilio Gastaldello per riferire sull’andamento dello stabilimento per dolci da ricorrenza (pandori e colombe) rilevato lo scorso autunno dopo una serie di vicessitudini che avevano portato la precedente gestione al fallimento. «Siamo riusciti a rimettere in produzione lo stabilimento lupatotino bruciando i tempi e mettendo a tacere qualche voce maligna: da mercoledì gli impianti di via Monte Carega sfornano le colombe per la campagna pasquale», ha dichiarato il manager vicentino. «È importante anche il rapporto con l’amministrazione comunale che ci è stata vicina fin dal primo giorno di questa vicenda che ci visto acquisire la Melegatti. La produzione per la campagna pasquale proseguirà fino al 6 aprile mentre prevediamo che da luglio possa avere inizio la campagna per il prodotto natalizio». «Riavviando in tempi così brevi la produzione abbiamo fatto un mezzo miracolo perché c’erano da rimettere in funzione gli impianti che venivano da un anno di stop e da una precedente scarsa manutenzione», ha detto ancora Spezzapria. «Contiamo in futuro, non appena le cose saranno completamente a posto, di organizzare qualche evento in azienda per far conoscere storia e modalità di produzione del pandoro». Il sindaco Gastadello si è fatto portavoce dei consiglieri comunali chiedendo quali previsioni la Melegatti abbia in termini di incremento dell’occupazione e di assunzione di altro personale. «La prima cosa da dire è che il personale oggi in organico con il suo fattivo apporto, sta rispondendo oltre le aspettative», è stata la risposta di Spezzapria. «Oggi siamo concentrati sullo stabilimento di San Giovanni Lupatoto che genera il 90 per cento del reddito. Nei nostri progetti c’è però l’attivazione di nuove linee di prodotto che comporteranno l’incremento della attuale forza lavoro. I tempi però non saranno immediati. Stimiamo infatti che ciò potrà avvenire fra un anno o forse più. Vorremmo però che il personale potesse recarsi al lavoro in bicicletta o a piedi, per tenere vivo il valore del legame con il territorio». Con l’acquisto da parte della famiglia Spezzapria, la Melegatti è entrata a far parte del gruppo alimentare assieme a tre società di packaging, la vicentina Eriplast, la trentina Fucine Film e la modenese Albertazzi G.. Nel piano industriale è previsto che l'integrazione verticale della filiera alimentare consenta economie di scala e ampliamento di competenze. La Melegatti è presente sul territorio lupatotino dal 1983, quando si trasferì da Verona. Inizialmente i lavoratori occupati erano 660 di cui 60 dipendenti a tempo pieno e 600 stagionali. Fino allo scorso anno l’industria dolciaria dichiarata poi fallita aveva 250 dipendenti, di cui una sessantina tra tempi determinati e indeterminati, occupati nei due siti, quello lupatotino e quello di San Martino Buon Albergo. Quando la famosa casa del pandoro aprì i battenti a San Giovanni Lupatoto portò in paese il reclutamento dei lavoratori stagionali, prima presente in loco soltanto in agricoltura, principalmente per la raccolta delle fragole. La manodopera impiegata dalla Melegatti era in prevalenza femminile e ad essere assunte furono soprattutto la madri di famiglia che prima lavoravano al Ricamificio Automatico e nell’industria calzaturiera.

R.G.

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