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Il paralimpico Marson testimonial della Fidas

Manuel Marson tra due dirigenti della Fidas di Colognola ai Colli
Manuel Marson tra due dirigenti della Fidas di Colognola ai Colli
Manuel Marson tra due dirigenti della Fidas di Colognola ai Colli
Manuel Marson tra due dirigenti della Fidas di Colognola ai Colli

L'atleta paralimpico ventiquattrenne Manuel Marson è uno dei nuovi testimonial di Fidas-Verona. In seguito a un incontro con il direttivo della sezione di Colognola, paese dove il giovane campione di paratriathlon abita, Marson ha dato la sua disponibilità, come annunciato da Fidas, «a veicolare l’impegno della nostra associazione, accettando di ideare delle attività congiunte». Manuel, affetto da neuropatia di Lebber, malattia genetica che lo ha reso ipovedente sei anni fa, sarà così prossimamente protagonista di vari momenti d’incontro organizzati con Marco Dalla Riva, presidente di Fidas-Colognola, con Marco Gugole, responsabile del settore giovani, e Mirko Massignani del direttivo. Marson si accinge pertanto a salire non solo su altri meritatissimi podi sportivi, sul cui primo gradino è già stato più volte, ma anche sul podio della solidarietà, ricordando che il bisogno di sangue è costante e che l’unico modo per farvi fronte è compiere un gesto silenzioso, gratuito ma straordinariamente prezioso come la donazione. Un messaggio che lo sport può contribuire a veicolare in modo significativo. I volontari di Fidas-Colognola non hanno dubbi: «Pensiamo che la testimonianza di Manuel possa attirare l’attenzione di tanti giovani e che la sua determinazione sia d’esempio per molti. Per questo ci aiuterà a comunicare il messaggio legato all’importanza delle donazioni di sangue, mentre noi contribuiremo a sostenere le sue imprese sportive. Insieme», hanno annunciato, «stiamo già progettando nuovi eventi». Una carriera, quella di Manuel, in continua ascesa e caratterizzata da un talento sportivo che ha manifestato fin da bambino: era, infatti, a un passo dal calcio professionistico, dopo anni di allenamenti e successi, quando la malattia si è presentata, togliendogli la vista ma non capacità atletica e sogni da realizzare, tant’è che è stato campione nazionale di Paratriathlon e protagonista di successo in gare internazionali. Se il suo obiettivo è partecipare in questa disciplina che somma nuoto, ciclismo e corsa, alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, fino a domani Marson è impegnato nell’Himalayan Highest Mbt Race, impresa sportiva sulla quale fornisce aggiornamenti sulla sua pagina Facebook, dove ha commentato anche la collaborazione con i donatori di sangue: «Il mio enorme grazie è per gli amici di Fidas Verona sezione di Colognola per il sostegno che mi hanno sempre fatto sentire e per il contributo che mi hanno voluto donare». Manuel, infatti, ha spiegato: «Noi atleti paralimpici abbiamo sempre bisogno di una guida che ci segua, legata a noi: i costi del viaggio per la guida, però, sono a nostro carico. Il contributo datomi da Fidas mi dà una grossa mano nell’Himalayan Highest Mtb Race a cui partecipo con l’associazione Wheels Without Borders-Tour Races Adventures. È la corsa ciclistica a tappe più alta del mondo che si svolge nella regione del Ladakh, al confine tra India, Pakistan e Cina, chiamata “il piccolo Tibet”, e racchiusa tra le catene montuose del Karakorum e dell’Himalaya». Una bella avventura che il campione colognolese sta affrontando sul tandem con la sua guida, Giorgio Angelo Maurizio Marini, portando con sè, come ha promesso, anche la bandiera della Fidas. Marson intanto sui social lancia un appello: «Se potete, andate a donare il sangue. È un grande gesto di solidarietà che a noi costa davvero poco e che può essere fondamentale per salvare delle vite». L’atleta racconterà l’impresa che sta vivendo in un incontro pubblico che si terrà il 15 settembre, alle 17, nella sede della cooperativa sociale Cpl Servizi, in via Sandri a San Bonifacio. •

Monica Rama

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