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Il Garante scrive al sindaco:
«Dica perché non risponde»

Traffico in via Madonnina a San Giovanni Lupatoto
Traffico in via Madonnina a San Giovanni Lupatoto
Traffico in via Madonnina a San Giovanni Lupatoto
Traffico in via Madonnina a San Giovanni Lupatoto

Chiamato in causa per le mancate risposte del sindaco Attilio Gastaldello sui temi della qualità dell’aria, interviene il Garante regionale dei diritti della persona Mariella Gallinaro nella diatriba tra l’associazione San Giovanni Città Democratica e l’amministrazione comunale.

Il Garante, una specie di difensore civico previsto dallo Statuto della Regione, al quale il movimento ambientalista locale si è rivolto, ha scritto al sindaco chiedendogli di fornire riscontro all’associazione spiegando le ragioni per le quali il Comune non risponde.

L’associazione San Giovanni Città Democratica è guidata da Diego Todeschini e ha come esponente di spicco Corrado Franceschini, entrambi ex capigruppo della maggioranza che sosteneva fino a luglio 2015 (poi si è sfaldata) il sindaco Federico Vantini. L’associazione ha coinvolto il garante perché non ha risposto in merito agli interventi per il miglioramento della qualità dell’aria e su argomenti ambientali relativi alla tutela della salute dei concittadini.

«Il sindaco dopo sette mesi non ha dato risposte alle nostre richieste su aria e inquinamento nel nostro paese» dicono i due ex capigruppo. «Avevamo scritto al primo cittadino il 15 dicembre e di nuovo il 18 gennaio ma le nostre istanze sono state ignorate. Per questo motivo, dopo le nostre sollecitazioni a mezzo stampa in aprile (come ha riferito L’Arena, ndr), abbiamo deciso il 14 giugno di rivolgerci al Garante chiedendo di sapere se le nostre richieste sono pertinenti e se abbiamo diritto di avere una risposta scritta».

Il 22 giugno il difensore civico ha scritto in municipio invitando il sindaco a spiegare le ragioni per le quali lo stesso non ritiene di rispondere.

«Abbiamo atteso un altro mese senza ottenere alcuna risposta», concludono gli esponenti del movimento ambientalista. «Riteniamo che il comportamento dell'amministrazione e in particolare del sindaco a fronte delle nostre richieste sia di evidente prepotenza e inadempienza verso problematiche gravi che interessano tutti i nostri concittadini».

Le due istanze di Città Democratica ponevano al sindaco Gastaldello una serie di interrogativi. Erano mirate in particolare a sapere che misure intende adottare l’amministrazione comunale lupatotina dopo aver preso atto che l’inquinamento dell’aria per le polveri Pm10 e Pm2,5, rilevato l’inverno scorso dalla centralina di Legambiente, risulta fuori norma. «Non si comprende se l’amministrazione voglia prendere l’iniziativa per installare una centralina fissa in centro paese per monitorare la qualità dell’aria a San Giovanni» chiedeva Città Democratica.

«Quali provvedimenti intende intraprendere il comune per ridurre l'inquinamento da traffico nei quartieri e nel centro abitato? Cosa si intende poi fare per ridurre l'inquinamento dato dalle attività industriali limitrofe a Raldon, ovvero la ferriera e la discarica di Ca’ Bianca?».

«Le amministrazioni comunali possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria» concludeva la lettera inviata al sindaco. «Il Comune di San Giovanni, assieme ad altri paesi della provincia, ha sottoscritto un impegno di eseguire delle azioni di miglioramento previste nel Piano qualità aria entro fine 2016. Come associazione ambientalista abbiamo chiesto al sindaco, a gennaio, se la municipalità considera attuate le azioni del piano o se esse sono in fase di realizzazione. Perché il sindaco non ci risponde?».

Renzo Gastaldo

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